gattiGenova – Associazioni animaliste della Liguria escluse dall’Osservatorio regionale per lo studio ed il controllo delle popolazioni animali gestito dalla Regione Liguria. A denunciarlo i rappresentanti di LAV (Lega anti vivisezione) – Gaia Animali e Ambiente – WWF – Una Uomo Natura Animali, Associazione Amici del cane, Zampatesa, Noi Randagi, Arkus, Fronte dei gatti e Agad.
Secondo la denuncia infatti la Giunta Regionale della Liguria, su proposta dell’Assessore Angelo Gratarola e dell’Assessore Simona Ferro, senza nessuna preavviso né consultazione preventiva, avrebbe deliberato l’estromissione dei rappresentanti delle Associazioni animaliste e zoofile dall’Osservatorio che si occupa della “Tutela degli animali d’affezione e prevenzione del randagismo”.
Una decisione che le associazioni ambientaliste contestano poichè, dall’entrata in vigore della legge l’Osservatorio, che ha carattere consultivo e di verifica sulle decisioni regionali in materia, è sempre stato composto da rappresentati degli enti pubblici competenti, dall’Assessore alla Salute ai rappresentanti dei settori veterinari delle A.S.L., oltre che
da esperti delle associazioni che interagivano proficuamente con gli enti.
L’ultima designazione fu nel 2015 con delibera dell’allora Assessore Sonia Viale che designava 3 rappresentanti effettivi, più 2 supplenti, delle Associazioni animaliste e zoofile riconosciute dalla normativa sul terzo settore.
Sempre secondo le Associazioni “con l’attuale giunta l’organismo è stato sempre più svuotato fino a giungere a questa irricevibile delibera che prevede la rappresentanza delle tante Associazioni ridotta ad un solo veterinario”.

“Crediamo che questa decisione sia una totale mancanza di rispetto da parte della Giunta verso le associazioni che quotidianamente, con il solo volontariato, si occupano degli animali sul territorio – spiega Daniela Filippi delegata genovese della LAV a nome delle Associazioni – Non ci sarà più quella forma di controllo sulle decisioni in tema di benessere animale da parte di chi conosce meglio le problematiche sul territorio. Inoltre desta preoccupazione il fatto che la delibera preveda tra le priorità l’elaborazione di una modifica dell’attuale legge regionale sugli animali d’affezione e prevenzione del randagismo, le associazioni sarebbero così escluse da ogni intervento propositivo, sarebbe un caso unico a livello nazionale.”
Per rispondere a questo grave atto le associazioni animaliste che erano presenti
nell’Osservatorio, e quelle da loro rappresentate, annunciano l’invio di una formale richiesta
di chiarimenti e l’emanazione in tempi brevi di una nuova delibera che reinserisca gli esperti in materia di diritti degli animali delle Associazioni, in caso di mancata risposta si valuterà un ricorso presso la Giustizia Amministrativa.