Laigueglia (Savona) – Prime nascite nel nido di tartaruga marina Caretta caretta ai Bagni Aurora e grande entusiasmo dei volontari che hanno accompagnato anche le nuove tartarughine alla loro avventura in mare.
I sacrifici fatti dai volontari del Gruppo Ligure Tartarughe e dai titolari dello stabilimento che ha collaborato in modo straordinario alle operazioni, sono stati ripagati e intorno alle 19 di ieri, dopo una lunga attesa fatta di sorveglianza e cura, si è formato il cono che precede la fuoriuscita degli individui e alle ore 19,30 le piccole tartarughe hanno iniziato a fare capolino.
A presidiare il nido i biologi e volontari dell’associazione Delfini del Ponente in coordinamento con il Gruppo Ligure Tartarughe rappresentato da un naturalista dell’Arpal.
In tutta la serata sono circa 80 le piccole tartarughe fuoriuscite dal nido.
Purtroppo a causa del forte inquinamento luminoso da terra (luci che accecano e confondono la vista delle tartarughine, per l’ingresso in acqua di molti esemplari è stato necessario l’intervento dei biologi dell’associazione Delfini del Ponente e dell’Arpal.
Il GLIT – Acquario di Genova, coordinatore, Arpal, Istituto Zooprofilattico Sperimentale di Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta e Università di Genova – ricorda che l’inquinamento luminoso ha un impatto importante durante l’emersione dal nido e il raggiungimento del mare. I piccoli esemplari, infatti, sono attratti normalmente dal riflesso della luna sulla superficie marina che li guida fino al mare e all’ingresso in acqua. Se nelle vicinanze del nido ci sono forti sorgenti luminose a terra, le tartarughine invece di dirigersi verso il mare si dirigeranno verso terra con esiti letali.
Il presidio di esperti è volontari è andato avanti tutta la notte sia nella spiaggia dello stabilimento sia nelle spiagge limitrofi per verificare che i piccoli non avessero problemi a causa dell’inquinamento luminoso e in alcuni casi è stato necessario intervenire per aiutarli a rientrare in acqua.