Genova – Costruire una casa dei Riformisti metttendo insieme i sindaci delle grandi città che, come Silvia Salis potrebbero “unire” il centro sinistra. Matteo Renzi torna a insistere sulla necessità di includere Italia Viva nel “campo largo” del Partito Democrarico di Elly Schlein e lo fa dagli schermi di Tagadà, su La7.
Le voci di un invito alla Leopolda, a ottobre, per molti sindaci di grandi città si fanno insistenti e non è un mistero che la sindaca di Genova sia uno dei volti che il centro-sinistra potrebbe mettere in campo per tentare di ribaltare le sorti di una eventuale elezione.
“Bisogna riconoscere a Elly Schlein – ha detto Renzi a Tagadà – che non è certo la mia migliore amica, di aver fatto un gran lavoro, in questi due anni per tenere unito il centrosinistra. Lei insiste testardamente sull’unità, e inizia a vedersi qualche risultato”.
L’ex segretario del Pd, inviso ad una larga parte del partito ancora oggi, dopo la fine della “luna di miele” con la base e dopo le scelte fatte durante il suo Governo, insiste sulla necessità di costruire un’alternativa di Governo che si basi sull’ingresso nella coalizione proprio di Italia Viva.
“Sto cercando – ha continuato Renzi a Tagadà – possibilmente con Silvia Salis, Gaetano Manfredi, Alessandro Onorato e tanti sindaci che vorranno esserci, di costruire una quarta gamba, la casa dei riformisti. Perché se ci sono solo Pd, M5S e Avs, con il 40% perdono. In Liguria senza di noi hanno perso, a Genova con noi hanno vinto”.
Una interpretazione del voto genovese che non tutti condividono e che certamente non tiene conto del numero di delusi del Pd dei tempi in cui c’era proprio l’ex sindaco di Firenze.