Genova – Un equivoco potrebbe essere all’origine del ferimento del carabiniere avvenuto nei giorni scorsi in via Mura degli Zingari.
Ibrahim Sall, il cittadino senegalese autore del ferimento, ha raccontato al magistrato che segue il caso, di essersi sentito aggredito e di aver reagito senza sapere che chi lo stava bloccando era un carabiniere.
All’origine dell’equivoco il fatto che sia il carabiniere ferito che il suo collega erano senza divisa e non si sarebbero qualificati come militari dell’Arma.
Il giovane senegalese stava armeggiando su un furgoncino che usa per lavoro, essendo un operaio edili. La porta del conducente non si può aprire per un guasto e su quella del passeggero c’è un vetro rotto che è tenuto alzato proprio con il cacciavite.
Quando il giovane ha armeggiato attorno al furgone per aprirlo, è stato notato dai carabinieri in borghese che hanno pensato si trattasse di un ladro in azione.
Secondo la ricostruzione del giovane senegalese i dua gli sarebbero “saltati addosso”, molto probabilmente per immobilizzarlo, e lui si è difeso ferendo il militare con il cacciavite.
A far capire meglio che potrebbe davvero essersi trattato di un maxi equivoco anche il fatto che alcuni testimoni hanno chiamato la polizia e lo stesso amico del feritore, spaventato per quanto stava avvenendo, ha composto il numero della polizia per chiedere aiuto.
Nessuno dei presenti sembra aver capito che le persone intervenute erano in realtà dei tutori dell’ordine e questo potrebbe aver ingenerato l’equivoco che ha portato alla violenta reazione del giovane senegalese che è poi stato arrestato.
Il giovane si è scusato con il carabiniere ferito e ha ottenuto gli arresti domiciliari. Il processo per quanto accaduto si celebrerà il prossimo 17 luglio.