Barletta – Appartengono a Ruggiero Tresca i resti ritrovato lo scorso 14 giugno all’interno di un bidone per l’olio nelle campagne di Canosa di Puglia.
Il 34enne era scomparso nel marzo del 2001.
A stabilire che si tratta proprio di Tresca è stato un confronto con il dna e la comparazione dell’impronta dentaria. Ma non solo, a giocare a favore dell’identificazione è stato anche il racconto della moglie il giorno della scomparsa e le testimonianze dei collaboratori di giustizia effettuate in seguito che avevano raccontato del delitto.
Proprio questi racconti avevano portato gli inquirenti a credere che i resti ritrovati nelle campagne potessero essere del 34enne.
Tresca, insieme ad un socio, gestiva un ristorante che altro non era che una copertura per i suoi traffici di stupefacenti tra Albania e Italia. L’attività doveva essersi scontrata con quella del clan Cannito-Lattanzio, allora unico ad occuparsi dei traffici illeciti della città.