Genova – Raffaella Paita e Giovanni Lunardon, consiglieri regionali del Partito Democratico, si sono schierati con forza contro l’aumento dei biglietti dei treni liguri.
Dopo la pubblicazione della notizia sulla carta stampata, confermata anche da Trenitalia, dell’aumento delle teriffe del 5% su biglietti e abbonamenti regionali a partire dal primo gennaio 2017, i due consiglieri hanno esposto il loro punto di vista rimarcando di essere contro l’aumento delle tariffe.
I due consiglieri spiegano: “Trenitalia e la Giunta Toti avevano già concordato questa misura il 10 dicembre ma non l’hanno mai comunicato né ai cittadini né tantomeno al Consiglio regionale. Un bel regalo di Natale e di inizio anno nuovo a fronte di un servizio che resta insoddisfacente. I convogli spesso sono sporchi e i tempi di percorrenza sempre più lenti, per non parlare dei ritardi e delle soppressioni. Ma la Regione – proseguono i due – ha deciso ugualmente di conedere un aumento delle tariffe per i pendolari. Toti non aveva detto che avrebbe abbassato le tasse ai liguri? In un anno e mezzo di governo regionale, invece, il centrodstra non ha fatto che introdurre nuovi balzelli”.
Ancora Paita e Lunardon specificano: “Dopo il tributo sui rifiuti introdotto alcuni mesi fa (la tassa Giampedrone) l’abbassamento degli scaglioni dell’Irpef regionale che ha esteso il pagamento di questa tassa anche alle fasce più deboli, i tagli alla sanità (tassa Viale) e i mutui faraoinici per comprare a Toti la reggia di piazza De Ferrari (nuove tasse all’orizzonte per i nostri figli), adesso arriva anche la tassa Berrino sui treni. Per gli investimenti si vedrà più avanti, quando Trenitalia avrà la garanzia di un nuovo contratto di servizio per la bellezza di 15 ani, nel frattempo gli aumenti sono tutti, maledetti e subito”.
I due consiglieri concludono: “Chiediamo la sospensione immediata dell’aumento tariffario e la convocazione di un tavolo con sindacati e pendolari per incominciare una discussione su un piano tariffario equilibrato che aiuti gli abbonati, incentivi l’intermodalità e venga incontro alle famiglie”.