Genova – Aveva creato falsi account sui social più utilizzati dai ragazzini, come Tik Tok ed Instagram, e li utilizzava per adescare minorenni ai quali offriva ricariche telefoniche e regali in cambio di foto e filmati hard.
Nei guai è finito un insospettabile di 30 anni che, secondo l’accusa, raccoglieva in questo modo materiale pedo pornografico.
L’uomo si fingeva coetaneo delle ragazzine e dopo averle contattate e convinte ad accettare la conversazione in chat, le circuiva offrendo somme di denaro, regali e ricariche telefoniche in cambio di scatti osè e filmati dove le giovanissime si mostravano senza veli.
Un tipo di reati in crescita per la diffusione dei social e lo scarso controllo dei genitori sui telefonini dei figli.
E proprio un genitore insospettito da alcuni messaggi ricevuti dalla figlia ha messo in allarme le forze dell’ordine che hanno scoperto la rete di contatti del pedofilo che era riuscito a ottenere diverso materiale ora al vaglio degli inquirenti.
Alcune vittime sono state individuate ma si sospetta che il numero delle ragazzine cadute nella trappola del maniaco siano numerose.