incendio molassana san gottardo genovaGenova – Potrebbero essere stati i lavori eseguiti per la riparazione di una grondaia, sul tetto del palazzo incendiatosi ieri sera, in via Piacenza, ad avere involontariamente dato origine al rogo che ha distrutto il tetto e l’ultimo piano del civico 17.
Fiamme che potrebbero aver avuto origine dalle scintille di un flessibile usato su parti metalliche che potrebbero aver “acceso” la copertura in canniccio dell’interno del tetto.
Una tecnica di edilizia che risale al 1929 quando il civico 17, insieme ad altri cinque edifici “gemelli” venne costruito tra via Piacenza e via Emilia, a San Gottardo per l’Istituto case popolari.
Recentemente alcuni operai edili stavano lavorando proprio nel punto dove si è poi sviluppato il rogo, con la tecnica alpinistica e una testimone avrebbe riferito di aver avvertito odore di bruciato molto prima di vedere fisicamente le fiamme che divoravano il tetto.
Le scintille prodotte dalla strumentazione usata per tagliare il metallo potrebbero aver innescato un principio di incendio che si è poi trasformato nell’inferno di ieri sera.
Il tetto è andato distrutto e l’ultimo piano del palazzo è inagibile ma le solette tra un piano e l’altro potrebbero aver tenuto.
Ulteriori perizie stabiliranno la resistenza dell’edificio prima di poter partire con i lavori per il ripristino del tetto.
I tempi per un ritorno a casa dei residenti potrebbero dilatarsi in modo sensibile.