“Genova rischia il clima di Marrakech” a lanciare l’allarme Stefano Mancuso, divulgatore scientifico di fama internazionale e direttore del Linv, il Laboratorio Internazionale di Neurobiologia Vegetale. Durante l’incontro sui cambiamenti climatici e i rischi dell’inquinamento senza freni, tenuto ai Giardini Luzzati, Mancuso ha ricordato che per combattere il surriscaldamento globale si potrebbero piantare miliardi di alberi e che Genova, se non si interviene entro il 2050, rischia di trasformarsi, dal punto di vista climatico, in una città nord africana.
“Per combattere il surriscaldamento globale bisogna piantare mille miliardi di alberi – ha spiegato Mancuso – operazione molto meno complessa rispetto a convincere i governi del pianeta a ridurre le emissioni di anidride carbonica nell’atmosfera”.
L’incontro è stato promosso dal Patto di sussidiarietà dei sestieri del centro storico di Genova ai Giardini Luzzati, stipati di gente dall’inizio alla fine del dibattito incentrato sul tema dell’impatto ambientale e dello sviluppo degli ecosistemi sociali.

“Genova entro il 2050 rischia di diventare come Marrakech – avverte Mancuso – ma il capoluogo ligure non è costruito come Marrakech, edificata attraverso tipologie di costruzione e materiali adatti a quei climi. L’obiettivo comune deve essere quello di contrastare l’innalzamento delle temperature. A farne le spese, altrimenti, saremo tutti quanti”.