HomeGenovaCronacaCucciolo di cinghiale segue una signora ma deve essere riportato in Natura

Cucciolo di cinghiale segue una signora ma deve essere riportato in Natura

cinghialettoGenova – Divide e fa discutere il caso di una signora che ha incontrato un cucciolo di cinghiale lungo un sentiero ed è stata seguita sino alla sua abitazione, sulle alture della città. La donna non sapeva cosa fare ed è stata tentata di portare nel giardino di casa il piccoletto ma poi ha deciso di contattare le guardie eco-zoofile che le hanno consigliato di riportare l’animale nel posto dove lo aveva incontrato la prima volta e di lasciarlo assolutamente sul posto perché – soprattutto in fase di emergenza peste suina – è vietato e punibile per legge – chi preleva fauna selvatica dai boschi ed in particolare i cinghiali, adulti o cuccioli che siano.
L’episodio, narrato sui social, ha scatenato discussioni roventi tra chi sostiene la posizione delle guardie zoofile e del credo di gran parte dei naturalisti: “osservare senza interagire” e chi invece ha ricordato che il cucciolo era in pericolo e senza mamma (apparentemente) e che quindi qualunque persona coscienziosa avrebbe portato a casa e curato il piccolo.
La legge prevede che gli animali selvatici siano “proprietà dello Stato” e che quindi non siano nella “disponibilità” delle persone.
Un cittadino non può catturare un animale selvatico se non nell’ambito dell’attività venatoria regolamentata e non può “portarselo a casa”. Tuttavia è possibile – e persino doveroso – salvare animali feriti o in difficoltà e quindi il “dubbio” resta di difficile soluzione e chiarimento.
Secondo le guardie zoofile l’animale andava al più dissetato ma, trovandosi in buone condizioni di salute e probabilmente solo temporaneamente lontano dalla mamma, andava lasciato sul posto del primo incontro.
Una posizione che, sui social, divide ed infiamma.