Dogane Guardia Finanza Genova sequestro bijotteriaGenova – I funzionari dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli e i militari del II Gruppo della Guardia di Finanza di Genova hanno sequestrato un grosso quantitativo di bigiotteria proveniente dalla Cina e realizzata con materiali potenzialmente molto pericolosi a causa del contenuto elevato di metalli pesanti nocivi per la salute.
Il sequestro è avvenuto nel porto di Pra’, e oltre 98.000 articoli di bigiotteria contenenti metalli pesanti in concentrazioni altamente pericolose per la salute dei consumatori sono stati ritirati dal mercato prima che potessero raggiungere i punti vendita.
La presenza di cadmio, piombo, nichel in concentrazioni sino a 9.700 volte superiori ai limiti di legge ne faceva delle vere e proprie “bombe” per la salute, specie delle persone con allergie specifiche.
L’operazione, denominata “Alchimia”, si inserisce nell’ambito del costante monitoraggio dei flussi commerciali che interessano il porto di Genova, posto in essere tramite una scrupolosa attività di analisi di rischio e di intelligence condotta in stretta sinergia dall’Agenzia delle Dogane e dalla Guardia di Finanza, recentemente rafforzata dalla sottoscrizione di un protocollo d’intesa volto a perfezionare la cooperazione tra le due Amministrazioni e rendere sempre più incisiva l’azione di contrasto ai traffici illeciti.
In tale contesto operativo gli investigatori, tramite l’analisi della documentazione doganale e l’incrocio delle informazioni acquisite con quelle rilevabili dalle banche dati in uso, hanno selezionato una spedizione proveniente dalla Cina connotata da importanti indicatori di rischio. Il successivo controllo sulla merce prevalentemente bracciali, anelli, collane e orecchini, ha fatto emergere forti sospetti riguardo alla composizione chimica dei prodotti, che sono stati pertanto inviati ai laboratori chimici dell’Agenzia delle Dogane per valutarne la composizione.
Gli approfondimenti di laboratorio hanno permesso di confermare le ipotesi avanzate dagli operanti relativamente alla pericolosità dei prodotti, evidenziando la presenza di metalli pesanti quali cadmio, piombo e nichel in concentrazioni fino a circa 9.700 volte superiori al limite consentito dalla legge.
Le attività si sono dunque concluse con il sequestro della partita di merce pericolosa, consistente in oltre 98.000 pezzi, e con la denuncia alla locale Procura della Repubblica del legale rappresentante della società importatrice.