Genova – Niente panchine per non creare “luoghi di raduno” a rischio sicurezza ma in piazza Caricamento nascono decine di “posti a sedere” per chiunque. Tornano a far discutere i lavori in corso in piazza Caricamento e dopo le polemiche per l’assenza di panchine per motivi di sicurezza, c’è chi fa notare che le aiuole rialzate costituiscono una seduta perfetta per chi, stanco, desidera sedersi o per riunirsi a chiacchierare all’ombra dei futuri alberi.
Con un nuovo post della “Soprintendenza delle Brutte Arti” il caso si infiamma e fa discutere sia chi avrebbe preferito panchine per turisti e per i genovesi e chi invece sperava che la piazza non venisse trasformata nell’ennesima occasione per radunare persone di malaffare.
Il team della Soprintendenza alle Brutte Arti denuncia – a modo suo – l’apparente incongruenza tra il progetto che non prevede le panchine e la realizzazione di aiuole rialzate che certamente offriranno posti a sedere in abbondanza a chiunque ne senta il bisogno.
Il sito goliardico di critica urbanistica eleva piazza Caricamento a “secondo più grande siedificio della città” e chiede spiegazioni a chi, da un lato vieta le panchine per evitare problemi di ordine pubblico e nel contempo sembra non accorgersi che i posti a sedere ci sono e sono anche parecchi.
“Non vogliamo addentrarci sulla “filosofia” e “opportunità” della progettazione – premette la Soprintendenza alle Brutte Arti – Non ne parliamo, ma si sa, uno spiazzo, dietro l’antico e immaginifico porto, ci starebbe come spiazzo puro, aperto, una apertura rara, che Ge non ne ha soventi, per ospitare eventi e fiere, o anche solo uno spazio vuoto, interruzione, pausa all’affastellata, e ingolfata città. E, ancora, non ne parliamo se va bene il tipo di estetica a quadrati ripetuti ossessivamente, e se van bene le piante, che promettono fioriture ad alta selfizzazione, e se ha senso questo tipo di offerta per i corpi, le persone, i passanti, gli abitanti di Genova. E se ha senso porlo lì, attaccato all’area socioturistica del Porto Antico, all’area socio/commerciali/turistica del Centro Storico. Ma non parleremo di questo. Perché c’è un aspetto che ci inquieta di più”.
Si è sviluppata infatti una discussione sull’assenza di panchine (strumenti per offrire sedute) tra chi le chiedeva e chi diceva che non le voleva e che non le aveva messe perché aveva preferito, per ora, non dare questo tipo di soluzione d’uso della piazza.
“Una discussione, quindi, se offrire punti di seduta o meno – spiega ancora la Soprintendenza – E la discussione, tutta, partiva dal fatto che il progetto in via di definizione non ha panchine, quindi punti di seduta. E questo mentre si presentavano agli occhi la piazza fatta. Quasi definita, con una offerta di orpelli urbanistici, 22 quadratoni, che offrono oltre 250 punti di seduta. Il più grande sedutificio della città”.
La confusione, quindi, è molta e il team della Soprintendenza ci gioca sopra.
“E qui c’è qualcosa che ci sfugge. Mentre di fronte agli occhi, e all’intelletto, si presenta una nuova piazza con una offerta di sedute mai vista (o, vista solo nell’adiacente Porto Antico) si discute del fatto che non si sono messi punti di seduta. Perché l’oggetto centrale della discussione è: permettere o meno la seduta in zona. E le panchine sarebbero un modo. Tolte per togliere questa opportunità. E qui ci usciamo pazzi. I “quadratoni” per gli alberi sono tra le più classiche sedute che tutti noi incontriamo in giro per le città del mondo. E quindi? Siamo, o meglio siete, o meglio sono pazzi? C’è qualcosa che ci sfugge?”
L’oggetto della discussione sembra ai più evidente. Ed è insita nel timore di attirare qualsivoglia essere umano e favorire capannelli, in questo caso non per il rumore da voci ma per eventuali spacci di sostanze proibite e financo per l’abitudine di alcuni, di suonare strumenti per ore ed in barba alle rimostranze dei residenti della zona che, per effetto della Fisica, ricevono il frastuono in casa pur trovandosi a centinaia di metri di distanza.
“Posto che lo spaccio si può fare anche d’impiedi – ironizza la Soprintendenza – ancora meglio se al riparo di 22 alberi allegramente fioriti, ma qui cade ogni logica. Dal momento che metti 250 sedute il punto è se mettere quelle sedute è stato opportuno o no. Non l’assenza di panchine, viste come assenza di sedute, mentre ce ne sono “un botto” come direbbero i 13enni odierni. Temiamo ci sia qualcosa che ci sfugge, Magari banale, magari davanti agli occhi Magari devono ancora mettere quelle sorte di aghi scaccia piccioni in versione scaccia umani? Magari sporcheranno le sedute dei quadratoni con sporcatori ad inchiostro tipo quelli che se fai una rapina n banca ti macchi le banconote?
In ogni caso Piazza Caricamento a breve sarà oggetto di selfie, soprattutto con gli alberi fioriti.
“E se la fioritura nascondesse troppo alle telecamere securitarie – spiega ancora la Soprintendenza – non fatichiamo a credere che taglieranno gli alberi. E poi metteranno arbusti, che però poi non ci sarà ombra, e allora metteranno fontanelle, per rinfrescarsi, che però attireranno gente che vuole lavarsi, e allora ci sarà una fontanella che però se ci stai troppo ti dà una scossa elettrica, e allora metteremo alberi, ma non le aiuole, e così seccheranno (e intanto saranno passate due giunte), e allora si discuterà se Piazza Caricamento è proprio il luogo della sosta, e non un bel luogo per passare, o sostenere eventi, e allora si toglieranno le aiuole, e le panchine, e si discuterà se la piazza deve essere livellata o meno”
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