Genova – Il Trenino di Casella non riaprirà entro dicembre. I timori dei residenti e operatori turistici della zona dell’entroterra genovese sono stati confermati dall’assessore Marco Scajola che ieri, in aula di Consiglio Regionale, ha smentito le voci di una riapertura entro la fine dell’anno.
“In Aula .- spiega Armando Sanna, capogruppo Pd in Regione – l’assessore Scajola ha smentito apertamente il presidente Bucci: nessuna riapertura della tratta entro fine dicembre. Non c’è nessun cronoprogramma e nessuna data certa, solo promesse disattese.
Nel frattempo l’entroterra continua a pagare il prezzo più alto: attività che chiudono, turismo in calo, collegamenti fermi”.
Il Trenino di Casella, dopo importanti investimenti sulla tratta e sul rinnovo del materiale rotabile (i treni) si è come “addormentato” e da tempo ormai resta fermo nella sua stazione di piazza Manin, in pieno centro di Genova, sostituito da collegamenti via pullman che però non soddisfano i pendolari ma, soprattutto, sono privi del fascino che per decenni ha spinto turisti di ogni parte del mondo a utilizzarlo per ammirare la città dalle montagne e per il gusto di percorrere un’antica via di comunicazione con l’entroterra.
In mezza Europa si trasformano linee ferroviarie “di secondo piano” in volani turistici mentre in Liguria si lascia che uno dei trenini più famosi arrugginisca fermo.
“Il Trenino di Casella non è solo un mezzo di trasporto – ha ribadito Sanna – ma è un simbolo, un presidio per i residenti e un volano turistico. Prima di parlare di nuovi convogli, la Regione deve ripristinare subito la linea: i fondi ci sono, manca la volontà politica. Questa destra sta facendo fallire l’entroterra a forza di annunci mai mantenuti”.



























