Ventimiglia (Imperia) – Uno spettacolo “cancellato”, un patrocinio rifiutato e la richiesta di spiegazioni dell’autrice-attrice Virginia Risso. Si infittisce il “mistero” sul mancato accordo tra il Comune e l’organizzazione che voleva allestire una replica dello spettacolo “Dialoghi della Vagina” al teatro civico.
L’attrice Virginia Risso ha infatti scritto una lettera aperta per chieder spiegazioni su un episodio che considera “un chiaro esempio di oscurantismo culturale che ostacola la realizzazione di una cultura di parità tra i sessi e le persone”.
L’attrice-regista è tra le fondatrici di Teatro al Femminile realtà nota nel panorama nazionale che produce spettacoli e iniziative volti a promuovere una cultura equa ed egualitaria, con la speranza che “un giorno sia specchio della nostra società”.
Fiore all’occhiello di questa attività è lo spettacolo “I dialoghi della Vagina”, un testo
contemporaneo che gioca solo nominalmente con l’opera Monologhi della vagina di
Eve Ensler.
Lo spettacolo è in tournée da quattro anni e riempie i teatri dal Nord al Sud della penisola, divertendo e facendo riflettere.
“A inizio settembre ho fatto richiesta di affitto del Teatro Comunale di Ventimiglia per
una replica dello spettacolo a dicembre – spiega Virginia Risso –. I referenti del
teatro, funzionari dell’Amministrazione civica, mi propongono di anticipare al 29
novembre, data in cui il teatro risultava disponibile, così da poter far rientrare lo
spettacolo tra le iniziative legate alla giornata del 25 novembre. Accolgo l’idea e
seguo la procedura per richiedere il patrocinio del Comune, specificando che anche
in caso di mancata concessione avremmo comunque portato in scena I dialoghi
della Vagina il 29 novembre affittando il teatro”.
Alla richiesta, secondo quanto scrive Virginia Risso, seguono “settimane di silenzio, intervallate da risposte vaghe ai molti solleciti, segno di un evidente temporeggiamento”. A seguito delle pressanti richieste di chiarimento arriva una email da un funzionario del
Comune che – secondo quanto riportato dall’autrice-attrice “comunica non solo la negazione di patrocinio, ma il divieto esplicito ad affittare il teatro “su indicazione del Sindaco on. Flavio DI MURO”. Scritto così, per togliere ogni dubbio sulla paternità della decisione”.
Da quel momento l’organizzazione dell’evento cerca di avere un colloquio con il sindaco per capirne le motivazioni del rifiuto sia del patrocionio che della possibilità di affittare – pagando – la struttura del Teatro civica ma, sino ad oggi, non c’è stata risposta.
“Mi fa molta rabbia – scrive ancora Virginia Risso – imbattermi in un ostruzionismo che può solo nascere da ridicoli pregiudizi. La parità di genere deve essere patrimonio di tutte e tutti, apartitica, e un traguardo di civiltà. Un traguardo da cui purtroppo alcuni amministratori paiono ancora molto lontani, dimostrando di avere pregiudizi o un infantile timore delle parole legate alla sessualità. E pensare che proprio ieri il Presidente Sergio Mattarella ha affermato: “Parità significa, prima di tutto, educazione al linguaggio del rispetto”.
La risposta del Sindaco di Ventimiglia non si farà attendere e naturalmente ne daremo informazione.



























