Il Comune di Genova approva l’aumento dell’addizionale Irpef sui redditi e lo porta al livello massimo consentito. La manovra, votata dalla Maggioranza e con la dura opposizione del centro-destra arriva per poter garantire fondi per 14 milioni di euro per il 2026 quando si renderanno necessarie operazioni onerose come il risanamento di AMT.
Un consiglio comunale decisamente infuocato quello di oggi, a Palazzo Tursi dove era in discussione l’annunciato aumento della tassazione locale sui redditi da lavoro.
Un passaggio necessario per arrivare – entro il fine settimana – all’approvazione del Bilancio comunale.
Stando alle stime previste, l’aumento della addizionale Irpef sui redditi dei genovesi garantirebbe un gettito da 14 milioni di euro per il prossimo anno (2026) che potrebbe però ridimensionarsi se il Governo centrale dovesse approvare la famigerata e discussa “tassa sugli sbarchi” ovvero il contributo che dovrebbero pagare tutte le persone che scendono a terra nel porto di Genova.
“State mettendo le mani nelle tasche dei genovesi – ha dichiarato Pietro Piciocchi, ex candidato sindaco e capogruppo di Vince Genova – operando su presupposti giuridici fallaci”.
Cambia dunque la tassazione dei redditi per quanto riguarda l’addizionale Irpef e lo farebbe “a scaglioni” ovvero si pagherebbe sui redditi superiori a 15mila euro (sotto tale soglia non c’è prelievo) con aggravio di spesa calcolato in via prudeziale tra i 30 e i 78 euro annuali.




























