Milano – Carlo Di Napoli, il controllore delle ferrovie aggredito a colpi di machete da un gruppo di giovani sudamericani sorpresi senza biglietto, è stato sottoposto a un delicato intervento chirurgico per ricostruire il braccio lesionato da un colpo di machete. L’operazione, effettuata all’ospedale Niguarda, è durata 7 ore. L’arto di Carlo Di Napoli – 32 anni, sposato e padre di un bimbo di quattro mesi – non è stato amputato, ma la sua piena funzionalità risulta compromessa per sempre. “Il ferito aveva una lesione grave da fendente al braccio sinistro – hanno spiegato i medici – , lesione che ha portato a una sub-amputazione. Si è cercato di recuperare la funzionalità del braccio e la prognosi verrà sciolta nei prossimi giorni». “Ci ha sorriso – hanno riferito i colleghi che sono andati a trovarlo in ospedale -, sappiamo che è un lavoro difficile il nostro, ma quello che è successo è troppo”. L’altro ferroviere ferito è invece ricoverato per un trauma cranico. Sull’episodio si moltiplicano le reazioni politiche. Il Governatore della Regione Lombardia Roberto Maroni invoca l’intervento dei militari e dice: “Se necessario sparare, si spari”. Intanto, sul fronte delle indagini, è stato convalidato il fermo di due presunti aggressori. Apparterrebbero ad una gang di latinos. Sui loro indumenti sono state trovate tracce ematiche che verranno analizzate e confrontate con il sangue del capotreno. Uno dei due era già stato indagato in passato per rissa e lesioni.
Fabio Tiraboschi