Roma – E’ morto a Roma all’età di 90 anni Remo Remotti: artista poliedrico, poeta, attore, pittore, scultore, umorista, era nato nel 1924. Il decesso è avvenuto al Policlinico Gemelli di Roma, dove l’artista era ricoverato dal 18 giugno scorso a causa di una grave malattia ematologica che ne ha determinato la morte”. precisa una nota dell’ospedale romano.
Amato e chiamato per i propri film da Nanni Moretti, che girò con lui 5 film, come da Ettore Scola e Marco Bellocchio, i fratelli Taviani e Carlo Verdone, ma anche da Francis Ford Coppola che lo volle nel suo ‘Padrino III’, e con una lunga carriera in teatro, specie nelle cantine romane, dall’Alberico all’Orologio.
La vita di Remo sembra la trama di un film. Nato a Roma nel 1924, dopo la laurea in legge, era scappato in Sudamerica nel 1951 dove aveva vissuto per 7 anni. Remotti aveva lavorato nei cimiteri americani di guerra nel 1948, per fare poi il tassista in Perù, l’operaio in Germania, il funzionario di una ditta farmaceutica a Milano, per poi tornare a Roma e fare il pittore, il poeta, lo scrittore umoristico, ma soprattutto l’attore. Per tre volte è stato ricoverato in clinica psichiatrica e per due volte è stato sposato, con due donne che si chiamavano Luisa. Lascia una figlia nata quando aveva 64 anni.
Ha festeggiato i 90 anni esponendo i suoi quadri e le sue sculture nella mostra “Ho rubato la marmellata” presso la galleria De Crescenzo & Viesti di Roma. Ma sue opere sono presenti anche alla Galleria Nazionale d’arte moderna a Roma.