Rimini – “Ma non è ora che impicchino i due marò?” Questa frase, postata dal segretario di Rifondazione Comunista di Rimini Paolo Pantaleoni sulla sua pagina Facebook, ha suscitato una valanga di critiche e polemiche appena è apparsa sul social network, al punto che l’autore aveva poi provveduto a rimuoverla ed a scusarsi pubblicamente scrivendo “Si trattava di una battuta e mi scuso con quante e quanti l’hanno considerata un’affermazione seria”.
Oggi però, a Pantaleoni ha risposto direttamente uno dei due interessati, ovvero il marò Massimiliano Latorre, che anche a nome del collega Salvatore Girone, ha usato lo stesso social network per rivolgersi a Pantaleoni.
“Spero che queste parole siano uscite dalla testa e non dal cuore, ma lo dicesse ai nostri figli – ha scritto Latorre – Qui mi blocco e non voglio far polemica. Quando saprà che siamo innocenti avrà ancora il coraggio di scherzare? A tutto c’è un limite, anche alla sopportazione”.
Bisognerebbe impiccare lui e tutti i politici deficienti come lui ,grazie ai quali siamo diventati lo zimbello del mondo.