Roma – Caldo record nel mese di luglio e temperature che in oltre un secolo di rilevamenti, non erano mai salite così tanto in tutta Italia.
Prosegue l’ondata di calore africano che ha investito l’Europa meridionale portando ad una impennata della colonnina di mercurio che si associa ad un indice di umidità che acuisce il senso di caldo.
La Protezione Civile alza il livello di allarme e già si contano i morti negli ospedali, specie tra i più anziani e tra i soggetti con malattie croniche.
Ovviamente non è il caldo, da solo, a causare i decessi, ma il fenomeno acuisce sofferenze già presenti e mina la salute dei più anziani e dei malati gravi o con patologie croniche.
Gli ospedali di Torino avrebbero già quantificato l’aumento dei decessi in 140 ma il fenomeno riguarderebbe gran parte d’Italia e già si pensa che possa essere raggiunto e superato il caldo killer del 2003.
Le raccomandazioni restano le stesse: evitare di uscire nelle ore più calde, bere molto ma non bibite gassate e mangiare leggero, evitando di sovraccaricare il fisico con cibi troppo grassi.
ma c’è anche chi suggerisce di raggiungere luoghi con aria condizionata come centri commerciali e supermercati o, se possibile, di frequentare parchi e giardini.
Il caldo record, secondo le previsioni, dovrebbe restare sino alla fine del mese.