Liegi (Belgio) – Il nostro cervello funziona in modo diverso a seconda dei periodi dell’anno. È quanto scoperto da uno studio condotto dall’Università di Liegi (in Belgio), che ha testato il funzionamento del cervello di 14 uomini e 14 donne di età intorno ai 20 anni. I volontari si sono sottoposti a test in diversi momenti dell’anno, con condizioni costanti di temperatura e luce, in modo da poterli “isolare” dai fattori ambientali. Una volta concluso l'”isolamento”, ai partecipanti sono stati sottoposti 2 test, uno di attenzione e uno sulla memoria a breve termine. Dalla risonanza magnetica effettuata durante la risoluzione dei test, è risultato che vengono utilizzate aree celebrali diverse a seconda della stagione in cui ci si trova.
Secondo i risultati dell’esperimento, pubblicati su Pnas (rivista dell’Accademia della scienza degli Stati Uniti) le prestazioni complessive del nostro cervello rimangono costanti nell’arco dei 12 mesi, ma quello che cambia sono le zone utilizzate. In particolare, per quel che riguarda l’attenzione il picco si presenta a giugno (in particolare nel solstizio d’estate), mentre il livello minimo si ha intorno a metà dicembre. Per quel che riguarda invece la memoria a breve termine, il momento migliore è l’autunno, il peggiore la primavera. A influenzare in questo modo il nostro modo di impiegare il cervello sarebbe il movimento della Terra intorno al Sole, e la conseguente variazione della durata della luce diurna e dell’intensità delle radiazioni.