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Mele – La Legge consente di mantenere il più rigido anonimato sull’identità dei malati di coronavirus ma una famiglia di Mele, piccolo comune dell’entroterra genovese, ha scelto per senso civico e rispetto della comunità nella quale vive, di rinunciare a questo diritto per consentire a chi è venuto in contatto con il familiare, di saperlo in fretta e di potersi far curare o anche solo per chiudersi in isolamento e non contagiare altre famiglie.

Una notizia d’altri tempi che arriva dal piccolo comune alle spalle di Voltri e che ben illustra la differenza tra comunità coesa e la solita burocrazia.
Nei giorni scorsi una famiglia residente nel comune ha scoperto che uno dei propri familiari, ultra-ottantenne ha contratto il virus.
Invece di nascondersi ha deciso di rendere pubblica la condizione della persona per limitare i danni alla comunità e per aiutare le altre famiglie.
Un gesto che renderà più semplice e rapido circoscrivere l’eventuale epidemia con un vero e proprio “salvataggio” di altre persone.
Una scelta di cui la famiglia di Francesco (questo il nome della persona contagiata) dovrà andare giustamente orgogliosa.
Il Comune di Mele, informato dalla famiglia, ha diffuso il nominativo e un appello urgente ai residenti