Lupi al RighiGenova – Lupi che sbranano pecore e azzannano cani a San Desiderio e a Bavari, sulle alture sino ad ora tranquille della città. La notizia ha sorpreso anche gli stessi residenti e si fatica molto, passeggiando per le vie della zona, a trovare qualcuno che non tratti la vicenda come una “barzelletta”.
I più sono perplessi per una “sparata” che rischia di compromettere la frequentazione di sentieri e boschi ma anche tante strutture ricettive e turistiche della zona che, pian piano stavano riemergendo dopo l’incubo dell’emergenza covid.
Chi ha piccoli animali parla di “cani selvatici abbandonati da cacciatori” ma di lupi, nessuna traccia.

Che i lupi stiano tornando nei boschi e sui monti della Liguria non è certo un mistero ma le segnalazioni hanno sempre accresciuto l’interesse degli appassionati per gite ed escursioni guidate alla scoperta delle loro tracce e non certo il timore di eventuali aggressioni che peraltro non risultano ufficialmente da fine Ottocento.
I Lupi non si avvicinano agli esseri umani e fuggono appena ne sentono l’odore e ben lo sanno gli esperti ricercatori che devono usare foto-trappole o pensare a lunghi appostamenti su alberi o in rifugi ben mimetizzati per riuscire a vedere, da lontano, queste creature sfuggenti e certamente intimorite dalla presenza di esseri umani.

“Bisognerebbe stare attenti a quel che si dice – scherzano in piazza, a San Desiderio – perché c’è chi vive di ristorazione e di Bar per turisti di passaggio per le escursioni e chi ha persino avviato attività come fattorie didattiche e campi avventura. I lupi sono buoni e non attaccano le persone ma c’è chi ne ha paura. Spargere voci che possono scatenare timori non aiuta chi vive nella zona”.

Più delicata la questione delle aggressioni di pecore e cani. I più sono convinti che si tratti di cani inselvatichiti e molto più pericolosi dei timorosi lupi ma si ricorda anche che gli allevatori ricevono un indennizzo per l’eventuale attacco dei Lupi e, semmai, occorrerebbe migliorare questi indennizzi più che parlare di “caccia” al lupo.
Molti paesi africani hanno imparato che rende più un leone vivo di un leone morto e di certo gli attacchi di leoni sono più frequenti di quelli dei lupi.

Sulla vicenda è intervenuto, sulla sua pagina Facebook, anche il fotografo naturalista Ugo De Cresi, piuttosto noto per i suoi studi e le sue osservazioni della fauna selvatica in Liguria

“La nota esperta di fauna selvatica – scrive De Cresi riferendosi ad una rappresentante politica che ha confermato la presenza dei lupo e gli attacchi – ha sentenziato: Troppi lupi a San Desiderio e sono attratti (fatalmente) dai (sempre) troppi cinghiali. Attendo la pubblicazione dello studio scientifico sulla rivista Science”.

(nella foto di Archivio tre cani scambiati per lupi alcuni mesi fa sulle alture di Genova)