consiglio regionale LiguriaGenova – Una nuova clamorosa “spaccatura”, all’interno della maggioranza che guida la Regione Liguria sulle iniziative in sostegno dei profughi.
Il voto sulla opportunità di iniziative di solidarietà e accoglienza ai profughi Afghani (la proposta era stata presentata alcuni mesi fa) ha visto votare il gruppo di Cambiamo del presidente Giovanni Toti in modo “diverso” dagli altri consiglieri della Lega e di Fratelli d’Italia con momenti di “imbarazzo” che ancora una volta sembrano incrinare la solidità del patto di alleanza.
Con 21 voti a favore, 6 astenuti (Lega e Fratelli d’Italia) è stato infatti approvato l’ordine del giorno 435, presentato da Luca Garibaldi (Pd-Articolo Uno) e sottoscritto dai colleghi del gruppo, con cui si impegna la giunta a sostenere iniziative di solidarietà, accoglienza e concreta vicinanza al popolo afghano; a chiedere a Italia e Europa corridoi umanitari per chi è in pericolo, in particolare coloro che hanno collaborato con la nostra missione, le donne single o sole con figli, le ragazze e persone LGBT+, attivisti per i diritti umani, coloro che sono politicamente esposti, giornalisti, insegnanti, studenti, operatori sanitari e sociali e chi ha lavorato in programmi umanitari e di sviluppo con le organizzazioni internazionali. Nel documento si chiede, fra l’altro, un presidio diplomatico dell’Italia o dell’Unione Europea per facilitare le richieste di asilo.
Nel dibattito sono intervenuti l’assessore alle Pari opportunità Simona Ferro, che ha illustrato le iniziative assunte in materia dalla giunta per affrontare le crisi internazionali, ma ha chiesto di stralciare una parte dell’impegnativa, ma la proposta non è stata accolta da Garibaldi; Roberto Centi (Lista Ferruccio Sansa presidente) ha espresso voto favorevole; Stefano Mai (Lega Liguria Salvini) e Stefano Balleari (FdI) hanno condiviso le perplessità espresse dall’assessore e ne hanno chiesto entrambi il rinvio in Commissione per raggiungere un testo condiviso; Davide Natale, Sergio Rossetti e Enrico Ioculano del gruppo Pd- Articolo Uno si sono espressi a favore del testo nella sua interezza; Veronica Russo (FdI) ha criticato il fatto che nel documento si richiedono corridoi umanitari solo per alcune categorie di persone; Angelo Vaccarezza (Cambiamo con Toti presidente), pur condividendone i valori di riferimento ha chiesto di rinviare l’ordine del giorno in commissione per arrivare ad un testo condiviso; Claudio Muzio (FI) ha condiviso le perplessità di Vaccarezza e ha ribadito la proposta di un rinvio in commissione; Stefano Anzalone (Cambiamo con Toti presidente) ha annunciato voto favorevole, Fabio Tosi (Mov5Stelle) ha annunciato voto favorevole al documento anche in qualità di presidente della Commissione Pari Opportunità e anche Gianni Pastorino (Linea Condivisa) ha annunciato voto favorevole.
Dopo una sospensione del Consiglio è arrivato il voto che ha sorpreso Lega e Fratelli d’Italia.