palazzo di Giustizia genovaGenova – Non sarebbe processabile e non potrebbe restare in carcere per le sue condizioni di salute Claudio Evangelista il 40enne che lo scorso 9 ottobre uccise a coltellate il padre Francesco, al termine dell’ennesima lite. A sostenerlo la difesa dell’uomo che porta a sostegno delle proprie convinzioni il delicato quadro psico-fisico dell’uomo, in cura da anni per disturbi psichici e sottoposto a violenze psicologiche dal padre padrone che ha ucciso.
La tesi difensiva è stata sottoposta al giudice che segue il caso e che ha disposto una perizia psico-fisica sull’indagato per il prossimo 7 novembre.
Nel frattempo vengono ascoltate persone a conoscenza dei fatti come gli assistenti sociali e i vicini di casa per accertare se, come sostiene la difesa, il rapporto con il padre fosse da tempo teso a causa delle angherie subite.
La vittima dell’omicidio, secondo la difesa, imponeva la propri a volontà a tutta la famiglia con una serie di eccessi che avrebbero innescato la reazione del figlio.
Al vaglio delle forze dell’ordine anche le denunce che in passato la famiglia avrebbe presentato contro il padre padrone e che fornirebbero qualche evidenza di un rapporto teso e difficile che potrebbe se non altro “spiegare” l’atmosfera in cui è maturato l’omicidio.