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Genova, freddo in classe, Lodi (PD): i bambini non possono andare a scuola per il freddo

aula scuola, studenti, lavagnaGenova – “Nella “Genova Meravigliosa” le bambine e i bambini non possono andare a scuola per il freddo”. Così la consigliera comunale Cristina Lodi (PD) commenta la serie di guasti e disservizi agli impianti di riscaldamento comunali che stanno costringendo a casa moltissimi studenti genovesi.
Il ripetersi di segnalazioni di studenti, genitori ed insegnanti circa aule gelate e termosifoni spenti sta creando molti disagi ad una fetta crescente di popolazione.
Sui guasti e malfunzionamenti delle calderine gestite dal Comune di Genova, si esprime la consigliera comunale del Partito Democratico Cristina Lodi, vicepresidente della Commissione Scuola Comunale per la minoranza, che domani, giovedì 15 dicembre, affronterà il tema durante una commissione consiliare.

«Nella “Genova Meravigliosa” le bambine e i bambini non riescono ad andare a scuola per il freddo – afferma la consigliera Lodi – In città ci sono istituti in cui è avvenuta addirittura la sospensione didattica a causa della rottura degli impianti e delle basse temperature. In alcune scuole, per il troppo freddo le famiglie hanno deciso di non mandare i figli a scuola e i dirigenti scolastici non sanno più che cosa fare. Gli studenti e il personale scolastico non possono stare a scuola con le temperature così basse (si parla di 10/12 gradi) e ricordiamo che ci sono anche bambine e bambini più fragili che presentano disabilità, oppure bimbi con problemi respiratori, reduci dai diffusi virus influenzali o dal Covid”.

“È evidente – prosegue Lodi – che questa situazione va a influire in maniera forte sul diritto allo studio, che tutti i bambini devono avere sempre garantito. La verifica del funzionamento delle calderine nelle scuole primarie doveva essere programmata già dall’amministrazione precedente per l’inizio dell’anno scolastico, ma questa giunta in continuità ha già dimostrato di non essere sufficientemente pronta sia in termini di personale – l’ufficio del calore, infatti, ha pochissimo personale a disposizione – sia in termini di attenzione. Mancano le risorse per calderine funzionanti per le scuole di questa città?”

Domani, giovedì 15 dicembre, durante la commissione scuola, la consigliera Lodi porterà questo tema all’attenzione dei componenti, consapevole che la manutenzione non sia direttamente di competenza dell’assessore alla scuola.

“Sono fiduciosa – spiega Lodi – della sua disponibilità a prendere in mano la situazione e ad affrontarla attraverso una convocazione urgente della Conferenza cittadina delle autonomie scolastiche. Senza un sistema di riscaldamento funzionante il Comune diventa responsabile di eventuali sospensioni di pubblico servizio perché dovrà dimostrare di aver fatto tutto quello che doveva nei tempi corretti: oggi le bambine e i bambini genovesi, tutto il personale scolastico e le famiglie vogliono avere risposte e interventi urgenti perché la situazione è grave e il freddo non si fermerà».

Redazione Liguria
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