Genova – Liberalizzazione degli abbattimenti di animali selvatici per motivi di sicurezza, anche nelle città e nelle aree protette ed un piano quinquennale di contenimento e razionalizzazione che consentirà la caccia agli animali affidata ai carabinieri forestali che potranno però “reclutare” cacciatori autorizzati e con specifiche competenze.
A denunciare la pericolosa modifica delle normative attuali le associazioni ambientaliste e animaliste che hanno contrastato sino all’ultimo l’inserimento dell’emendamento nella Legge di Bilancio approvata in Commissione Bilancio.
Se, come sembra, l’intero pacchetto sarà oggetto del voto di Fiducia è praticamente certa l’approvazione.
La nuova norma autorizzerebbe abbattimenti di fauna selvatica per motivi di sicurezza stradale anche in aree protette e in città.
Il numero degli animali (cinghiali, daini, caprioli ma anche, potenzialmente, qualunque animale) potrebbe essere contenuto con abbattimenti selettivi anche nelle zone vietate alla caccia, comprese le aree protette e le aree urbane.
Secondo i timori degli ambientalisti e degli animalisti, si potrebbe arrivare ad una deregulation anche nei giorni di normale silenzio venatorio e nei periodi di divieto.
A sovrintendere alle operazioni sarebbe il Comando unità per la tutela forestale, ambientale e agroalimentare dei Carabinieri, che potrà però avvalersi dell’aiuto di cacciatori selezionatori, di guardie venatorie e degli agenti della polizie locale e provinciale munite di licenza.