Genova – Ancora scontro, in Regione Liguria, tra maggioranza e opposizione sul progetto di avviare una nuova agenzia regionale per la gestione dei rifiuti.
Secondo l’opposizione si tratta di un progetto che presenta delle criticità ed invita la Giunta regionale a fermarsi.

“La nuova agenzia dei rifiuti  – spiega Valentina Ghio, segretaria ligure del Partito Democratico – è una struttura che non serve a risolvere le criticità. Toglie poteri ai territori, che si vedranno imposte decisioni dalla Regione e costa 700 mila euro l’anno, con 10 dipendenti, e a pagare saranno i cittadini. La Giunta ha fallito la programmazione politica del ciclo dei rifiuti e ora cerca di riversare le proprie carenze su Città Metropolitane e Province”.

“Negli scorsi giorni – prosegue Ghio – si è riunito il Consiglio delle Autonomie Locali che ha espresso un parere assai critico: sulla partecipazione degli enti locali (i cui pareri rischiano di essere solo dei pro forma); sulla preoccupazione che i costi di questa agenzia possano nel tempo aumentare, ricadendo sui servizi e sulla TARI; sul fatto che nei fatti gli enti locali vengano poi nel tempo ‘commissariati’. L’agenzia non serve neppure per l’impiantistica, che, con grave ritardo, la giunta sostiene essere in programmazione. Se ci sono già gli impianti, allora a cosa serve l’Agenzia?”

“Già lo scorso anno i Comuni avevano chiesto di non istituire questo strumento: troppe le preoccupazioni, troppi i costi, notevoli i rischi che questa sovrastruttura impatti negativamente sulla TARI. La seconda versione non è migliore della prima: la Giunta rifletta sulle criticità espresse e ritiri il provvedimento. E anche nei territori spero che si sviluppi una discussione e i sindaci facciano sentire la loro voce, perché non si può accettare che la destra aumenti i costi sui cittadini e tolga poteri ai territori”, aggiunge Ghio.

“Non accettiamo né il commissariamento dei territori né ulteriori costi per i cittadini, si riveda la pianificazione che rischia di essere inattuabile e non si perda ulteriore tempo . Si coinvolgano in tutte le scelte gli enti locali come loro stessi hanno rivendicato nella riunione del CAL. Se fossi la giunta mi preoccuperei anche del risultato di quell’assemblea dove solo 7 sui 32 aventi diritto hanno votato a favore, mentre gli altri o erano contrari o non hanno partecipato al voto: un dato che dovrebbe far riflettere e riaprire la discussione”, conclude il consigliere regionale PD e vice presidente Commissione Ambiente Davide Natale.