Lupo ululatoGenova – Un branco di lupi che ulula nella notte nei boschi di Bavari, sulle alture della città. Si intensifica la presenza degli animali già segnalata più volte in zona, anche con incontri davvero “ravvicinati”. Nella nottata, infatti, i residenti della zona hanno potuto ascoltare nuovamente gli ululati di un gruppo di animali che attraversa la zona, divenuta ormai parte del proprio territorio di caccia.
Suoni che si pensavano dimenticati e che hanno invece risvegliato fascino e – in alcuni – ataviche paure.
Gli ululati sono iniziati intorno alle 23 e sono proseguiti, ad intervalli più o meno regolari, per tutta la nottata anche se gli osservatori hanno notato che sembrava provenissero da punti diversi della zona.
C’è chi è rimasto affascinato ed è rimasto ad ascoltare e chi invece ha messo al riparo cani e gatti nel timore di aggressioni (mai avvenute) e si è barricato in casa come se il branco di lupi dovesse mettersi ad assalire esseri umani, cosa che, negli ultimi 100 anni è avvenuta solo nella zona di Vasto, in Abruzzo, ad opera di un esemplare “problematico” che ha perso per qualche motivo il timore per l’uomo e verrà catturato e tenuto in cattività.
Decine, invece, gli incontri senza alcun tipo di aggressività manifestata e conclusi regolarmente con la fuga del Lupo verso i boschi.
La presenza dei Lupi sui monti attorno a Genova non è una novità e non deve stupire visto che gli animali sono protetti e stanno ripopolando aree dove erano stati sterminati a colpi di fucile. Tornano e predano cinghiali e caprioli, contribuendo a riequilibrare la loro presenza nei boschi. Tornano e suscitano in alcuni anche timori ingiustificati e vere e proprie “psicosi” condite da leggende metropolitane come la “passione” dei Lupi per cani e gatti e notizie infondate di aggressioni ai danni di umani.
fake news che hanno già causato danni come nel caso del cacciatore di Sassello che ha ucciso una lupa con radiocollare solo perché sorpresa vicino ad alcune case isolate nel bosco o le uccisioni con esche avvelenate da parte di chi teme che il ritorno del Lupo possa dare forma alle paure ancestrali indotte con racconti, fiabe e tante storie inventate oltre all’uso di parole come “nocivo” nel lessico di certi ambienti.