Lupo ululatoGenova – Un cagnolino sbranato dai lupi, nel bosco dei Frati, sulle alture di San Fruttuoso. Si diffonde la psicosi “da Lupi” e la misteriosa morte di un cagnolino, avvenuta nella notte tra la zona di Pianderlino e il santuario della Madonna del Monte diventa un attacco di lupi famelici ormai alle porte di cittadini inermi.
Corre sui social l’ennesimo caso in cui una “mezza notizia” diventa in poco tempo la classica pallina di neve che si ingrandisce mano a mano che rotola verso valle, trasformandosi in una valanga.
Ancora una volta tornano involontari protagonisti i Lupi che frequentano indiscutibilmente la zona e che ormai sono diventati il capro espiatorio di qualunque sparizione di animali, rumore notturno o “malefatta” di cinghiali o cani selvatici come successo a Savignone
La vicenda inizia con un fatto inconfutabile: una persona che porta a spasso il cane nella zona.
L’animale si allontana in un tratto dove la vegetazione è fitta e dopo poco inizia a guaire senza che il padrone – doveroso precisarlo – possa vedere cosa sta accadendo.
Il cane viene ritrovato ferito, probabilmente morsicato e certamente non in buone condizioni.
La notizia approda sui social e in breve scatta la psicosi e senza alcuna conferma diventa un caso di feroce predazione di lupi sanguinari che invece di attaccare succulenti cinghialotti di cui sono pieni i boschi in questo periodo, o giovani caprioli inesperti (anch’essi piuttosto diffusi) si aggirerebbero tra le case a caccia di cagnolini di pochi chili (un lupo necessita di una decina di chili di carne per sfamarsi), gatti e ovviamente, se li trovassero, anche di bambini.
La notizia circola, si gonfia e mano a mano che si diffonde si arricchisce di particolari sino all’intervento di chi i Lupi li conosce e pur confermando la possibilità che gli animali si avvicinino ai centri abitati, magari anche loro attratti dalla spazzatura abbandonata vicino ai cassonetti, esclude attacchi “ragionati” o peggio, strategie di caccia e predazione.
Il cagnolino potrebbe aver incontrato un suo “simile” più grosso e battagliero, potrebbe aver incontrato un cane lasciato libero senza guinzaglio (vietato per legge) o, ancora un cane inselvatichito o un cinghiale particolarmente nervoso. Tutte eventualità molto più probabili di un attacco di Lupo ma “misteriosamente” escluse da chi ha già un preconcetto o, peggio, una tesi da diffondere: i lupi sono pericolosi e vanno abbattuti.
Una campagna di disinformazione che ha già spinto un cacciatore a sparare, uccidendolo, un lupo “colpevole” di essersi avvicinato ad alcune abitazioni isolate al Sassello e allo spargimento di bocconi avvelenati in zone dove sono stati avvistati Lupi.
In realtà gli incontri si moltiplicano ma non si registrano attacchi o segnali di aggressività da parte dei Lupi che, in genere, scappano appena ne hanno la possibilità.
Ad ogni buon conto, il presunto cagnolino “sbranato” dai lupi sarà oggetto di verifica veterinaria e se davvero si tratta di un caso di predazione, lo stabilirà un esperto e non certo il “Tribunale dei Social” che ha già emesso condanna e sentenza di Morte.

1 commento

  1. Grazie per l’articolo equilibrato, utile chi è ignorante in materia …non servirà per i cacciatori che hanno interesse a diffondre paura

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