Cremagliera Granarolo Principe Genova
Uno dei mezzi di trasporto più caratteristici di Genova è sicuramente la Cremagliera Principe-Granarolo. Si tratta di un percorso lungo 1,14 km, che si divide in nove fermate, compresi i due capolinea e che parte dalla zona del Lagaccio e sale sino alle alture della città
La salita porta all’altitudine dei 220 metri sul livello del mare della stazione a monte, coprendo un dislivello di 194 metri e portando la cabina a viaggiare ad una media di circa 7 km/h e ad affrontare una pendenza media del 16% (con punte del 21%).

Qual è, però, la sua storia? La Società Anonima Genovese per le ferrovie di montagna nel 1896 ottenne la concessione per l’inizio dei lavori. Questi iniziarono nel 1898 con l’inaugurazione inizialmente prevista per l’anno successivo.
Al momento del collaudo, però, un grave incidente costò la vita ad alcuni operari e fece rinviare l’apertura di due anni, nel 1901.

All’epoca le stazioni presenti erano soltanto tre (oltre ai due capolinea, esisteva solamente quella intermedia di Cambiaso) e questo spiega bene le ragioni della costruzione dell’opera. Lo scopo principale, infatti, era collegare una zona centrale della città – Principe – con quella di Granarolo, per rendere maggiormente remunerativa la lottizzazione (e la conseguente edificazione) di alcuni terreni collinari a monte.

La storia della cremagliera vede l’alternarsi di periodi di attività con altri – talvolta piuttosto lunghi – di sospensione del servizio per favorire opere di ammodernamento e manutenzione.
Nel marzo del 1923 venne aggiunta la quarta fermata. Inizialmente chiamata “Via Napoli”, prese l’attuale denominazione in “Via Bari” soltanto negli anni Settanta, quando vennero aggiunte anche altre due stazioni: quella di Chiassaiuola e quella di Centurione.

La cremagliera negli anni Sessanta (foto tratta dal gruppo Facebook @GENOVA ANTICA)

Per arrivare però alla conformazione attuale, con le nove fermate, si deve attendere addirittura il 2012.
A partire dal 2003, infatti, a causa della riscontrata instabilità dei muri a lato della parte superiore del percorso, la tratta venne limitata e il viaggio iniziò a coprire soltanto il percorso tra Principe e via Bari. Questa situazione durò per nove anni finché, grazie allo sblocco di fondi regionali, iniziarono i lavori di consolidamento e manutenzione della metà a monte del tracciato, portando alla nuova apertura nel novembre 2012.

Questo periodo di lavori venne utilizzato anche per costruire le ultime tre fermate: Salita San Rosso, Salita Granarolo e Via Bianco. A partire dall’apertura di quasi dodici anni fa, oltre che essere utilizzata per i suoi originari scopi logistici, la cremagliera ha attirato sempre più le attenzioni dei turisti.
Oggi la Cremagliera Principe – Granarolo figura nella classifica dei luoghi più fotografati e più pubblicati sui social.
Al successo della cremagliera contribuisce anche il fatto che molte delle carrozze sono ancora le stesse di quando nacque il circuito e la loro costruzione in legno, con finiture in ottone e ampie vetrate attribuiscono un fascino irresistibile per chi visita la città.
Una celebrità non sempre tenuta nella giusta considerazione dalle amministrazioni cittadine che, a più riprese, hanno pensato di “sostituire” la cremagliera con altri mezzi di trasporto più efficienti ma probabilmente molto meno affascinanti.