Genova – I vertici di Maersk disertano l’incontro convocato dal Comune a seguito dei licenziamenti di alcuni dipendenti della sede genovese, sostituiti dall’intelligenza artificiale e l’assessore Mascia non risparmia “stoccate” all’azienda e alle persone che aveva invitato per cercare una soluzione al problema.
«Nonostante l’our employees sia uno dei valori fondanti di Maersk – ha dichiarato l’assessore al Lavoro Mario Mascia – i vertici dell’azienda – il CEO Vincent Clerc, il rappresentante del Gruppo per l’Europa Simon C. Bergulf e il capo del personale della sede genovese e head del Centro Sud Europa Rachele Izzo – non si sono presentati, né si sono collegati via web all’incontro fissato oggi nel mio ufficio, per rimediare al modo in cui sono stati licenziati in tronco quattro lavoratori».
«Questo precedente – ha aggiunto Mascia – tutt’altro che edificante, crea inquietudine in tutta la comunità dei lavoratori genovesi di Maersk. I tre dipendenti con maggiore anzianità di servizio (25, 20 e 18 anni di onorata attività) sono stati invitati a un incontro di conciliazione previsto per il 13 febbraio all’Ispettorato territoriale del lavoro, mentre per il quarto lavoratore, con ‘soli’ otto anni di servizio, si aprirà una trattativa privata. In ogni caso, davanti a questi lavoratori si sta spalancando la voragine della disoccupazione e della necessità di ripensare da zero il futuro proprio e delle loro famiglie. Nessuno può astenersi da stigmatizzare simili procedure di licenziamento che, pur formalmente legittime, sostanzialmente e umanamente si traducono in una sorta di esecuzione sommaria dei lavoratori».