Ucraina manifestazione GenovaGenova – Centinaia di bandiere dell’Ucraina portate in corteo per le vie del centro cittadino nel terzo anniversario dell’inizio del conflitto che ha visto la Russia invadere il territorio ucraino con una guerra di aggressione. Genova ha abbracciato la comunità ucraina con una fiaccolata di sostegno e vicinanza.
Un corteo partecipato e sentito, partito dal Ponte Monumentale di Via XX Settembre, ha attraversato il cuore della città fino a Piazza De Ferrari e Piazza Matteotti, dove si è tenuto un momento di raccoglimento organizzato dal Comune di Genova e dalla stessa Comunità Ucraina.
In rappresentanza della Città Metropolitana di Genova ha preso parte all’evento la Consigliera Patrizia Altobelli, testimoniando la vicinanza dell’ente a chi sta vivendo il dramma della guerra.
“In questa giornata così significativa, la vicinanza e la solidarietà di Genova e della sua comunità sono un segnale importante. È fondamentale continuare a sostenere chi sta affrontando un dolore così grande e ribadire il valore della pace e della convivenza tra i popoli”, ha dichiarato la Consigliera Patrizia Altobelli.
Durante la serata, il maxischermo di Piazza De Ferrari si è illuminato con i colori della bandiera ucraina, un gesto simbolico di sostegno e condivisione.

È stata una manifestazione molto sentita quella organizzata dal Comune di Genova e dalla Comunità Ucraina che questo pomeriggio si è snodata tra via XX Settembre e piazza Matteotti, una manifestazione che a tre anni dallo scoppio del conflitto ha visto ancora una volta la comunità genovese e quella ucraina unite in solidarietà a chiedere la pace.
Molti i bambini – che hanno anche danzato in piazza Matteotti – e gli striscioni. Le fiaccole, portate a mano a mano dai partecipanti e dalle autorità, sono state depositate in piazza Matteotti ricreando il profilo dei confini dell’Ucraina.
In piazza De Ferrari, oltre alla fontana illuminata con i colori della bandiera ucraina, i messaggi di ringraziamento della Comunità ai genovesi e alla Liguria proiettati sul ledwall della Regione.

«Oggi siamo qui, in piazza, ancora una volta per richiamare ancora più forte i valori della pace, della fratellanza tra popoli e della solidarietà – ha dichiarato il facente funzioni sindaco di Genova Pietro Piciocchi – La nostra città, subito dopo lo scoppio del conflitto, si è unita nell’accoglienza di migliaia di famiglie in fuga dall’Ucraina con iniziative del Comune di Genova, ricordo i pullman verso il confine per portare molte famiglie in Italia, e di tante famiglie genovesi che voglio ringraziare per la grande solidarietà espressa, che continua nel tempo. In questi anni abbiamo ancora più rafforzato gli storici legami tra i nostri popoli, suggellati da un gemellaggio che rinnoviamo ogni anno tra la nostra città e Odessa. La nostra comunità e la comunità ucraina si sono ritrovate unite e vicine, esempio positivo di integrazione di fratellanza tra popoli. Genova, nell’anno dell’80esimo anniversario della Liberazione, vuole fare sentire la propria voce di pace e solidarietà, di condanna risoluta all’aggressione all’Ucraina, una violazione del diritto internazionale. Il Comune di Genova continuerà a collaborare, con una sempre maggiore determinazione, per l’accoglienza della comunità ucraina».
«Siamo qui, oggi come ieri, per essere solidali con il popolo ucraino, vittima di questa guerra infinita che perdura da tre anni – ha detto il presidente del consiglio regionale Stefano Balleari -. Un popolo laborioso, che si è perfettamente integrato nel contesto ligure. La pace in Ucraina può essere costruita solo con il contributo di tutti. La speranza è che Europa e Stati Uniti lavorino insieme per una pace giusta e duratura, che consenta al popolo ucraino di tornare a vivere senza più preoccupazioni, nella serenità che merita dopo aver sofferto tanto».
«In rappresentanza della giunta regionale ho voluto testimoniare la nostra vicinanza a questo popolo con la presenza, ma anche con iniziative che in questi anni Regione Liguria ha messo in campo nell’accoglienza e nell’accompagnamento all’ integrazione dei rifugiati ucraini sul nostro territorio sia in termini sociali ma anche sanitari e non solo. Siamo di fronte ad un conflitto assurdo che ci auguriamo possa cessare al più presto», ha concluso l’assessore regionale alla Sanità Massimo Nicolò.
Presenti anche il presidente del consiglio comunale Carmelo Cassibba, l’assessore alla Sicurezza Sergio Gambino, l’assessore al Sociale Enrico Costa, il presidente del Municipio III Bassa Valbisagno Angelo Guidi, l’assessore del Municipio Centro-Est Stefania Cosso e Patrizia Altobelli in rappresentanza di Città Metropolitana.

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