Bordighera (Imperia) – Una fitta trattativa, improntata più alla salvaguardia delle tradizioni che al campanilismo, potrebbe risolvere la feroce battaglia scoppiata tra Bordighera e Sanremo sul “primato” della consegna dei “parmureli” (le foglie di palma intrecciate) in Vaticano, durante le celebrazioni della Domenica delle Palme.
E’ quanto stanno tentando di fare i diversi protagonisti della “fiammata”, condita di polemiche e rivendicazioni storiche, scoppiata nelle scorse settimane, quando è emersa in tutta la sua forza la diatriba tra Bordighera e Sanremo sul “diritto” di essere il fornitore ufficiale del Vaticano per quanto riguarda i parmureli confezionati con maestria ineguagliabile dagli artigiani delle due cittadine del ponente ligure.
All’annuncio dell’invio delle foglie di palma intrecciate da Sanremo, infatti, i difensori della tradizione sono insorti ricordando che la storia racconta che tutto ha origine in una lettera scritta nel 1821 dal capitano delle truppe pontificie, Giacomo Bresca nella quale l’ufficiale ricorda che “la mia famiglia gode l’onore e il privilegio di provvedere le palme sempre acquistate nel territorio di Bordighera per la Cappella Pontificia e le basiliche di Roma fin dal Pontificato della gloriosa memoria di Sisto Papa V”. Quella indicazione geografica, rivendicata nella lettera, sarebbe “dirimente” nella diatriba e confermerebbe che i parmureli del Vaticano sono sempre stati di Bordighera e non di Sanremo come altre interpretazioni vorrebbero.
La diversa “lettura” della questione deriva dal fatto che la famiglia del capitano Bresca (che di nome faceva Benedetto ma era conosciuto come Giacomo) era sanremese e quindi, a provvedere alla tradizione della fornitura delle foglie di palma intrecciate era la città di Sanremo o comunque una famiglia della città dei fiori.
La disputa sembra quindi piuttosto complessa da risolvere e quindi ora si tenta di arrivare ad un compromesso, che possa mantenere la tradizione magari facendo partire i parmureli da Sanremo ma rigorosamente confezionati con le foglie di palma provenienti da Bordighera, in modo da salvare i famosi “capra e cavoli”.
Ma, come dice il detto, il diavolo fa le pentole ma non i coperchi e dietro l’angolo c’è già chi ricorda che negli accordi storici è scritto che spetta a chi consegna scegliere dove acquistare le foglie e che negli annali di Storia i primi palmeti di grandi dimensioni sono citati a Sanremo e non a Bordighera. Benzina sulle fiamme del campanilismo.
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