Genova – Via libera del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici al progetto per lo Skymetro in Valbisagno. Nuovo colpo di scena nella complessa vicenda del nuovo mezzo di trasporto pubblico voluto dal Comune di Genova per mitigare i problemi degli spostamenti nelle zone più interne della vallata.
La notizia ha riacceso le polemiche, roventi, che dividono opposte visioni sul futuro dell’opera e spacca a metà l’opinione pubblica, tra favorevoli e contrari.
Il progetto dello Skymetro ha un peso rilevante anche sulla campagna elettorale, ormai agli sgoccioli, perché i candidati alla carica di sindaco hanno opinioni diametralmente opposte sull’opera.
“Il parere favorevole del Consiglio superiore dei lavori pubblici per lo Skymetro segna una svolta storica per Genova e in particolare per la Val Bisagno – secondo l’assessore Marta Brusoni (Lega) – Un risultato straordinario, frutto di una collaborazione fruttuosa tra Comune, Regione Liguria e Governo. Un grazie particolare al viceministro Edoardo Rixi, che ha creduto fin dall’inizio in quest’opera strategica e ha saputo accompagnare l’iter con il sostegno del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti. Parliamo di un’opera finanziata con 500 milioni di euro già stanziati – di cui 398 milioni destinati al primo lotto Brignole-Ponte Carrega – e con una tabella di marcia che, ci auguriamo, porterà presto all’indizione della gara e all’apertura dei cantieri. Oggi premiamo il lavoro, l’ascolto dei territori e la coerenza delle scelte. Andiamo avanti così, insieme”.
Durissima e contraria la reazione di AVS – Alleanza Verdi e Sinistra
“Che coincidenza – attaccano Selena Candia, capogruppo regionale di AVS, Francesca Ghio e Guglielmo Frisone, candidati con AVS alle elezioni comunali – a pochi giorni dalle elezioni, il Ministero delle Infrastrutture rilascia parere favorevole sullo Skymetro. Dopo ben quattro diversi progetti presentati in poco tempo al Ministero, l’amministrazione Bucci-Piciocchi ha chiesto urgentemente il via libera sull’ultima versione progettuale dello Skymetro, per sfruttarlo a scopi elettorali. È la mossa della disperazione: mancano 200 milioni di finanziamento per realizzare l’opera e non si tengono in considerazione i contraccolpi dell’opera, tra cui la demolizione di un istituto scolastico”.
“Se fosse realizzato – denunciano Candia, Ghio e Frisone – lo Skymetro sarebbe un’opera impattante per l’intera valle e una condanna a vita, in particolare per la Bassa Val Bisagno. Quest’opera, voluta dall’ex sindaco Bucci e portata avanti come un mantra dal facente funzione Piciocchi, rappresenta plasticamente l’idea di città che stanno portando avanti: pur di aprire cantieri, si realizzano interventi inutili e invasivi per il nostro territorio”.
Per il Movimento 5 Stelle si tratta invece di un blitz elettorale del Centro-Destra
“Non ci sorprende il parere positivo del Consiglio superiore dei lavori pubblici – spiegano il deputato del M5S Roberto Traversi, già sottosegretario al Mit con il Conte 2, e la capolista M5S alle Comunali di Genova Tiziana Beghin – Anzi, ci saremmo meravigliati del contrario! Tuttavia, la nota con la quale si annuncia il parere positivo è in difetto di un dettaglio non esattamente secondario e vale a dire il documento con le eventuali prescrizioni che potrebbero potenzialmente modificare il progetto, facendolo costare il doppio. Con qualunque tipo di prescrizione, la responsabilità amministrativa e politica del progetto, evidentemente non perfetto, è tutta in capo al Comune. Quali sono? A oggi non è dato sapere, ma immaginiamo, anzi auspichiamo che il viceministro Rixi le illustri puntualmente alla cittadinanza”.
“Annunciare in pompa magna – proseguono al Movimento 5 Stelle – a una settimana dal voto, il parere positivo del Consiglio superiore senza produrre prima uno straccio di documento, è una baracconata elettorale del centrodestra che non cambia di una sola virgola quanto pensiamo da sempre di questo progetto nato male. Un progetto che contestiamo per svariati motivi che non ci stancheremo mai di ricordare. Tra questi, il fatto che lo Skymetro non arriverà a Prato ma si fermerà a Ponte Carrega: con gli stessi soldi, avremmo potuto puntare sul tram che invece a Prato ci arriverebbe. Con l’infrastruttura voluta a tutti i costi da Bucci, gli immobili della Val Bisagno perderanno valore, mentre con il tram non accadrebbe. Con lo Skymetro, inoltre, non arriveremo al 20% in meno di trasporto privato nei prossimi 10 anni, obiettivo che invece il tram ci permetterebbe di raggiungere. Non è vero che cambiando il progetto si perderebbero i soldi, semplicemente perché quei fondi sono vincolati a Genova e al trasporto rapido di massa, nel quale rientra evidentemente anche il tram”.
Parla invece di “regalo elettorale di Salvini a Piciocchi e Bucci” Simone Leoncini, candidato consigliere comunale di AVS
“L’approvazione ad orologeria del progetto Skymetro – dichiara Leoncini – rappresenta un chiaro favore del ministro Salvini e del Governo al candidato del centrodestra Pietro Piciocchi, a pochi giorni dalle elezioni comunali. Un’operazione che appare più come una mossa elettorale che una scelta ponderata per il bene della città. Sarebbe stato ragionevole e rispettoso attendere il voto, ormai questione di giorni, come avevamo chiesto. Hanno invece optato per una irricevibile forzatura che, ne siamo convinti, sarà un boomerang. I genovesi non sono sciocchi e sapranno rimediare con il voto a questo pessimo sgambetto alla democrazia”.
“Ricordiamo – prosegue Leoncini – che il progetto è stato oggetto di critiche per i suoi costi elevati, l’impatto ambientale e le incertezze tecniche. Nonostante ciò, il governo ha deciso di procedere, ignorando le alternative proposte e le preoccupazioni dei cittadini per ragioni di carattere elettorali. Oggi è ancora più chiaro che la destra intende bloccare Genova con anni di cantieri e ferire in modo irreparabile la Valbisagno, anche a costo di radere al suolo l’Istituto Firpo. Vanno fermati. È evidente che questa decisione non tiene conto delle reali esigenze di Genova, ma risponde a logiche politiche e di potere. La città ha bisogno di soluzioni sostenibili e condivise, e faremo di tutto per realizzarle con serietà nel rispetto del territorio”.
Critico anche il Partito Democratico che, con Simone D’Angelo segretario Metropolitano e
Davide Patrone capogruppo PD in consiglio comunale spiega:
“Il via libera del Consiglio Superiore dei lavori pubblici alla quarta versione del progetto Skymetro non spazza via gli interrogativi su un progetto che non risolverà i problemi di trasporto in Val Bisagno, e che avrà un impatto devastante sulla vallata sia dal punto di vista paesaggistico che sociale”.
“A cominciare dal tragitto – proseguono al PD – doveva costituire il prolungamento della metropolitana di Brignole e arrivare a Prato o almeno a Molassana. E invece collegherà Via Canevari a Ponte Carrega.
Doveva avere una capienza pari all’attuale metropolitana, e invece la avrà della metà perché non potranno circolare i treni doppi. Doveva costare 398 milioni, e invece costerà 585 milioni. Con gli ultimi 200 ancora da reperire. I lavori dovevano concludersi nel 2029, e invece non finiranno prima del 2033”.
“Infine – proseguono D’Angelo e Patrone – per ottenere il via libera dal Ministero delle Infrastrutture, il Comune ha deciso di abbattere la Scuola Firpo-Buonarroti di Via Canevari, senza avere le risorse per costruire un edificio in cui spostare le aule che ospitano 900 studenti. Al di là della propaganda elettorale di queste ore, resta il fatto che nonostante il fiume di denari pubblici disponibili da oltre 3 anni il centrodestra non ha trovato una soluzione al trasporto in Valbisagno. La nostra prima priorità al governo della città sarà approvare un progetto diverso, sostenibile e su rotaia, che risponda alle esigenze della Val Bisagno senza deturparla per sempre”.