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Genova, sovrintendente della Polizia Mario Brambilla muore in incidente stradale

mario BrambillaGenova – Stava per andare in pensione il sovrintendente capo della Polizia scientifica Mario Brambilla, trovato morto ieri, lungo una strada del comune di Cecina, coinvolto in un terribile incidente stradale.
Nella giornata di oggi Brambilla avrebbe dovuto consegnare tesserino e la pistola d’ordinanza, come prevede la norma per gli agenti che vanno in pensione e invece il destino lo ha tradito.
La notizia della morte di Brambilla ha colpito familiari, amici e conoscenti e tutto l’organico della Questura di Genova dove operava. Al termine di una lunga e onorata carriera avrebbe ricevuto il saluto di tutti e partecipato alle cerimonie che segnano la vita lavorativa di ogni agente di polizia.
Lo hanno trovato ieri, lungo una strada del comune di Cecina, in Toscana, a poca distanza dalla sua moto. Brambilla era ormai morto, deceduto per le conseguenze del terribile incidente di cui è rimasto vittima in circostanze ancora da chiarire.
A dare l’allarme alcuni automobilisti di passaggio che hanno visto la moto fuori strada ed hanno allertato il numero di emergenza 112 che ha inviato sul posto i soccorsi.
Quando l’ambulanza è arrivata, però, l’uomo era già morto, forse da ore.
Il corpo è stato recuperato e trasferito in obitorio mentre le forze dell’ordine avviavano gli accertamenti per ricostruire la dinamica dell’incidente.
Il ricordo di Roberto Traverso, sindacalista del Siap:
“Mario era nato a Bergamo, ma era parte integrante della nostra comunità genovese, stimato e rispettato da tutti. Uomo riservato, serio, disponibile, con un sorriso sempre pronto per i colleghi. Ha lavorato con impegno fino all’ultimo giorno, accanto alle Volanti, con la dedizione di chi ha sempre onorato la divisa senza clamore.
Io e Mario eravamo entrati insieme nella Polizia di Stato, il 20 marzo 1985, arruolati per il servizio militare nell’11° corso agenti ausiliari. Da allora, pur prendendo strade diverse, sapevamo entrambi di esserci. E ogni volta che ci si incrociava era un tuffo nel passato, sincero e bellissimo.
Mario è stato anche un iscritto al sindacato, sempre con discrezione, sempre con rispetto.
Il mio pensiero, e quello di tutta l’organizzazione sindacale che rappresento, va alla sua famiglia e a tutti i colleghi della Polizia Scientifica, oggi sgomenti e addolorati per questa perdita così ingiusta. Ciao Mario, collega e amico. Non ti dimenticheremo”.

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