Arenzano (Genova) – Restano gravi le condizioni del subacqueo che ieri è rimasto vittima di un incidente mentre effettuava una immersione sul relitto della petroliera Haven, al largo di Arenzano. L’uomo, un 60enne, si è sentito male e grazie ad un altro sub è riemerso e mentre veniva issato a bordo dell’imbarcazione un altro sub ha chiamato i soccorsi componendo il numero per le emergenze in mare 1530.
Le moto d’acqua del soccorso sono arrivate all’imbarcazione e il sub è stato trasferito velocemente al porticciolo di Arenzano e di qui, dopo essere stato intubato viste le condizioni critiche, è stato trasferito in elicottero all’ospedale San Martino di Genova dove è stato sottoposto a terapia iperbarica.
Il sub viene riportato alla pressione che ha incontrato sott’acqua e poi respira miscele ricche di ossigeno per migliorare la micro circolazione sanguigna ma soprattutto per far “sciogliere” le micro bolle d’aria che potrebbero essersi formate per una risalita verso la superficie troppo veloce.
Le sue condiziono restano gravi.
Divampano nuovamente le polemiche sulla pericolosità del relitto della Haven che giace ad una profondita di oltre 80 metri in assetto di navigazione e quindi ha il castello di poppa che risale sino ai 40 metri che è il limite operativo per le immersioni per i sub “ricreativi”.
Troppo facile, però, scendere troppo o in acque spesso con poca visibilità e senza punti di riferimento durante discesa e risalita perchè ci si trova in mare aperto.
Molti gli incidenti che si registrano ogni anno, anche mortali.
Del resto il relitto attira subacquei da ogni parte d’Europa e costituisce una importante voce di reddito per molte attività locali e non.