San Fruttuoso di Camogli (Genova) – Ha 71 anni ma non li dimostra e ogni anno richiama da tutto il mondo migliaia di turisti, in gran parte subacquei, che arrivano in Liguria per ammirarla. La statua del Cristo degli Abissi, recentemente segnalata dal quotidiano britannico Daily Mail come la bellezza sottomarina più mozzafiato del mondo, è stata ripulita dalle incrostazioni grazie all’intervento dei sommozzatori delle forze dell’ordine sotto lo sguardo attento degli esperti della Sovrintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio della Liguria.
L’intervento è stato realizzato oggi, sui fondali di San Fruttuoso di Camogli, a circa 18 metri di profondità, dove era stata posizionata, nel 1954, dal padre della subacquea italiana Duilio Mercante dopo la realizzazione dello scultore Guido Galletti.
Un lavoro “di squadra” che permette ormai da alcuni anni, di preservare la statua e nel contempo di ripulirla dalle incrostazioni che si formano nel tempo e per l’opera inarrestabile della biodiversità marina.
Grazie all’efficace idropulitrice resa disponibile dalla Guardia di Finanza Reparto operativo aeronavale di Genova è ormai possibile lavorare senza alcun contatto diretto con la statua, nel rispetto dell’ambiente: dalla superficie si aziona una pompa idonea a generare un flusso d’acqua, prelevata dal mare, ad elevata pressione con effetto cavitazionale generato dalla peculiare lancia in dotazione.
Sott’acqua si sono alternati i sommozzatori della Guardia di Finanza , dei Vigili del Fuoco, dei Carabinieri, della Polizia di Stato (CNeS), della Guardia Costiera e della Marina Militare
Le operazioni di manutenzione sono state avviate dopo l’incontro di tutti i nuclei sommozzatori nella zona dove la statua si trova immersa da oltre 70 anni e nel briefing prima dell’intervento Alessandra Cabella storico dell arte sommozzatore incaricato della sua conservazione , ha dettagliato le modalità e la distanza da tenere a seconda delle varie parti della scultura, a partire dal più moderno basamento fino alle parti più delicate, specialmente le mani: uno degli arti della statua infatti aveva subito una rottura ad opera di ignoti ed era stata quindi riapplicata nel corso di un restauro nel 2004. L’uso dell idropulitrice è vincente: la pressione dell’acqua provoca il distacco delle incrostazioni biologiche marine, anche le più corrosive senza più toccare direttamente il bronzo.
Alta due metri e mezzo e dal peso di 260 chili, la statua del Cristo degli Abissi è stata realizzata fondendo medaglie di Caduti donate dalle mamme e dalle vedove, medaglie di atleti, parti di navi, eliche, campane e cannoni in una miscela di ricordi ed emozioni che ha dato forma alla statua di Guido Galletti. Ideata e calata sul fondale nel 1954 da Duilio Marcante e dai grandi pionieri della subacquea ligure su un fondale di 18 metri nella baia antistante San Fruttuoso di Camogli, la statua è un tributo alla memoria di tutte le vite perse in mare, a partire da quella di Dario Gonzatti, pioniere subacqueo e amico dello stesso Marcante.
È il punto di immersione che registra il maggior numero di “visite” nel Mediterraneo.
La manutenzione del Cristo degli Abissi non è una semplice questione estetica: gli organismi incrostanti di “biofouling” creano un biofilm batterico (che colonizza e prolifera su qualsiasi superficie in mare), creando seri problemi di biodeterioramento.
Settant’anni fa, per rendere stabile sul fondale la statua, nata cava, fu
inserito al suo interno del calcestruzzo con tondini di ferro: coi due diversi metalli a contatto nel mare si creano correnti galvaniche a detrimento del bronzo, gravemente rovinato nei suoi primi cinquant’anni da continue, aggressive e incontrollate ripassature coi denti delle spazzole di ferro da parte dei subacquei
“È un bronzo sofferente perché aggredito e assottigliato per decenni da infiniti e indiscriminati colpi di spazzola metallica – spiega Alessandra Cabella e, come se non bastasse, indebolito delle correnti galvaniche”.
Oltre alla peculiarità degli aspetti tecnici e all’unicità di un simile intervento conservativo, questa operazione interforze sul Cristo degli Abissi racchiude in sé un altissimo valore culturale e simbolico, un atto di devozione e di amore che accomuna ogni uomo di mare.
Per questo la Soprintendenza si avvale della partecipazione dei diversi nuclei specializzati di sommozzatori dei vari Corpi e Forze dello Stato, che sott’acqua si alternano con spirito collaborativo e che per una volta si trovano così a cooperare non in situazione drammatica di emergenza, ma in un intervento di grande valore culturale e sociale per la collettività.
Le operazioni si inseriscono nelle previste esercitazioni di tutti i nuclei coinvolti, che sono tenuti a mantenere costante il livello di efficienza in vista di possibili emergenze.
“Attraverso le competenze dello S.T.A.S. – Servizio Tecnico di Archeologia Subacquea, la Soprintendenza ha la responsabilità di tutelare l’iconico Cristo degli Abissi – ha spiegato Vincenzo Tiné, Soprintendente Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la Liguria -coordinando il prezioso gioco di squadra dei sommozzatori di tutti i corpi e nuclei dello Stato, che collaborano alla sua conservazione direttamente sott’acqua: Guardia di Finanza, Vigili del Fuoco, Carabinieri, Guardia Costiera, Polizia di Stato, Marina Militare. La compartecipazione attiva e serena dei diversi corpi di sommozzatori dello stato nella tutela del Cristo degli Abissi racchiude in sé un altissimo valore simbolico”.
“Il prossimo 29 agosto – ha poi annunciato Giovanni Anelli, sindaco di Camogli – nella ricorrenza della prima posa dell’opera di Guido Galletti sul fondale di San Fruttuoso antistante la meravigliosa Abbazia dei Doria, si rinnoverà il tributo al Cristo degli Abissi
preceduto dalla firma, in quel sito evocativo, del gemellaggio tra i Comuni di Camogli e Gressoney La Trinité che ospita il Cristo delle Vette. È naturale il mio auspicio perché sia più ampia possibile la partecipazione di cittadini ed ospiti alle manifestazioni organizzate per la doppia ricorrenza”.
——————————————————————————————————
Resta aggiornato con le Notizie della Liguria!
Iscriviti al canale Telegram di LiguriaOggi.it
Seguici sulla pagina Facebook
Iscriviti al canale whatsapp
Le notizie di LiguriaOggi.it viaggiano anche su Threads
Per segnalazioni alla Redazione – Whatsapp 351 5030495 – [email protected]