Sant’Angelo in Vado (Pesaro) – Ci sarebbe la gelosia di uno dei due giovani albanesi per la fidanzata dietro all’omicidio di Ismaele Lulli, il 17enne trovato morto, sgozzato, in un dirupo vicino alla chiesa di San martino in Selva Nera.
I due presunti responsabili, due ragazzi di 20 anni di origini albanesi, sono stati fermati dopo l’interrogatorio fiume nel corso del quale hanno fatto alcune ammissioni senza però confessare il delitto.
I due, residenti a Urbania e Sant’Angelo in Vado, come la vittima, avrebbero rapito il ragazzo per punirlo e poi lo avrebbero ucciso nel luogo dove è poi stato ritrovato.
I due giovani avrebbero anche inviato l’sms che era arrivato sul cellulare dei parenti di Ismaele e nel quale dicevano, fingendo di essere il ragazzo, di non cercarlo e che si sarebbe diretto a Milano.
Un tentativo di depistaggio che, se accertato, complicherà e non poco le loro posizioni processuali.
Ieri intanto i carabinieri hanno faticato non poco a tenere lontani dalla folla inferocita i due ragazzi sospettati dell’omicidio. Una moltitudine di persone ha cercato di farsi giustizia da sola attraverso un linciaggio.