Parigi – Un gruppo di ricercatori dell’Istituto Pasteur (Francia) avrebbe riscontrato un probabile collegamento tra il virus Zika e la sindrome di Guillan-Barré, una sindrome autoimmune del sistema nervoso che può condurre alla paralisi e a volte alla morte. Lo studio si riferisce all’epidemia di Zika che colpì la Polinesia francese nel biennio 2013-2014. Dei 42 pazienti analizzati, tutti (prima di contrarre la sindrome di Guillan-Barré) avevano in precedenza subito un infezione dal virus Zika. Inoltre, il 93% di loro aveva contratto il virus (che in genere si trasmette tramite puntura di zanzara) entro i 3 mesi precedenti l’insorgere della malattia. Un ulteriore prova di un collegamento tra la sindrome e il virus, di cui è ormai noto il probabile collegamento anche con la microcefalia nei feti delle donne incinte. I risultati dello studio francese sono stati pubblicati sulla rivista The Lancet. Già prima che lo studio confermasse la tendenza, altri avevano espresso preoccupazione per l’aumento dei casi di Guillan-Barré nei paesi più colpiti da Zika. Il gruppo di ricercatori stima oggi il rischio di contrarre la sindrome in 2,4 ogni 10.000 persone infettate da Zika. “Questo lavoro è importante – commenta Arnaud Fontanet, a capo della ricerca – perché permette di confermare il legame tra l’infezione da Zika e lo sviluppo delle serie complicazioni neurologiche che costituiscono la sindrome di Guillain-Barré. Le aree interessate dall’epidemia di Zika vedranno probabilmente un significativo aumento nel numero di pazienti con gravi complicanze neurologiche e, se possibile, dovranno potenziale le strutture sanitarie per quanto riguarda la terapia intensiva”.