Philadelphia – Notizie incoraggianti arrivano dagli Stati Uniti, rese note proprio ieri notte dalla Food and Drug Administration, la società che si occupa di regolare il commercio di farmaci negli USA. Gli scienziati hanno messo a punto una terapia rivoluzionaria, che si presenta come alternativa possibile per i malati di tumore del sangue: si chiama Yescarta, viene prodotta dalla Kite Pharma, ed è in grado di trasformare le cellule del sistema immunitario in veri e propri killer del cancro. Tale terapia è stata appena introdotta nel mercato farmaceutico americano, e costerà 373mila dollari a paziente; nonostante i costi elevati, si tratta di un avanzamento importante per i soggetti che non hanno ricevuto beneficio da altri trattamenti. Il target, nello specifico, è formato dai malati in età adulta colpiti da un linfoma non-Hodgkin non responsivi ad almeno due cicli di chemioterapia. Il farmaco riuscirebbe ad agire attivando i linfociti direttamente contro le cellule maligne, riuscendo così nell’intento di cronicizzare la malattia.
Nello studio condotto, la terapia è stata distributa a 101 malati: il 72% di essi ha ottenuto una riduzione delle dimensioni del tumore, mentre la metà dei pazienti non mostrava più i segni della malattia a distanza di otto mesi. Gli effetti collaterali, tuttavia, devono essere tenuti in considerazione con molta attenzione: si passa dalla possibilità di avere sintomi influenzali fino alla sindrome da rilascio di citochine, per la quale tre dei pazienti sono deceduti; per questo l’FDA ha richiesto uno studio ulteriore sugli effetti del farmaco sul lungo periodo. Ciononostante, “l‘approvazione da parte dell’Fda è un passo avanti significativo per i pazienti. L’immunoterapia sta infatti cambiando drasticamente il trattamento dei tumori del sangue“, come ha affermato il presidente della Leukemia and lymphoma Society, Louis DeGennaro.
Carl June, il direttore dell’Università della Pennsylvania che si è occupato degli studi su Yescarta ha commentato il via libera alla terapia con entusiasmo: “Queste terapie rappresentano un passo significativo verso trattamenti personalizzati che possono avere un impatto tremendo sulle vite dei pazienti. Stiamo creando la prossima ondata di terapie per il cancro. Per adesso i risultati riguardano i tumori ematologici, ma l’auspicio è quello di poter presto allargare la platea delle neoplasie aggredibili ni questo modo“.