Genova – Centro città vietato alle moto e agli scooter troppo vecchi ma non alle auto e alle moto iscritte nel registro dei “veicoli storici”. E’ pronta per essere varata nei prossimi giorni la nuova e contestatissima disposizione del Comune di Genova per vietare l’ingresso al centro cittadino alle auto e alle moto “euro 2” e precedenti.
Un “taglio” a migliaia di Vespe in una città detentrice del record italiano di mezzi a due ruote e dove il numero degli appassionati vespisti è tale da aver già fatto “vacillare” due giunte comunali che avevano pensato ad un provvedimento analogo.

A riprovarci, dimostrando grande coraggio, il sindaco Marco Bucci che, però, ha più o meno volontariamente suggerito un “escamotage” ai proprietari di Vespe che proprio non ne vogliono sapere di abbandonare il celebre mezzo a due ruote che ha segnato un’epoca.
L’iscrizione al registro delle moto d’epoca, infatti, non farà scattare il divieto e sebbene i mezzi siano decisamente inquinanti e il provvedimento sia stato pensato proprio per contrastare quel fenomeno, arriva dal “controllore” il suggerimento per “by-passare” il divieto.

La procedura non è semplice: occorre essere iscritti ad una associazione di appassionati (quelle che contestano più duramente il progetto del Sindaco) e poi procedere all’iscrizione del proprio mezzo a due a ruote al Registro delle Auto e delle Moto d’epoca.
Possono farlo solo i mezzi che hanno più di 20 anni e con una spesa che si aggira attornoai 70 euro.
In pratica, con il pagamento di un piccolo balzello, si potrà girare per il centro cittadino in barba ai divieti e alla più volte ribadita esigenza di “ripulire” l’aria cittadina.

I gruppi mobilitati per contrastare la delibera del Comune non abbassano la guardia e promettono una maxi protesta come quella che, negli anni scorsi, ha fatto rientrare la proposta e addirittura ha fatto “vacillare” qualche maggioranza in Comune.
Di certo non tutti potranno accedere al “trucco” dell’iscrizione al registro delle moto d’epoca e non tutti sanno che, per potervi accedere, il mezzo deve essere esattamente come è stato costruito. Ovvero privo di accessori, pezzi e elementi che non siano rigorosamente uguali a quelli originali e d’Epoca, pena l’esclusione dal Registro.
Una manopola, una marmitta o un adesivo, insomma, potrebbero far decadere la “storicità” del mezzo.
Il provvedimento “anti Vespa” deve ancora nascere e già sta facendo discutere molto.