Genova – L’universo è in silenzio?

Una domanda che per alcuni risulta scontata e porta verso l’affermazione circa il grande stato di quiete che circonda i pianeti ma che in realtà nasconde un segreto.

L’Universo, infatti, non si presenta in perfetta assenza di suoni, come racconta il progetto Turbulence | Voice of Space di Giannandrea Inchingolo.

Giannandrea, ricercatore post doc in fisica dei plasmi all’Università di Bologna e presso l’Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF), per lavoro studia e analizza i dati del moto turbolento del plasma, uno stato talmente caldo da dividere gli atomi in elettroni e ioni. In particolare, Giannandrea studia il plasma che si trova all’interno dei dischi di accrescimento dei buchi neri.

“I dischi di accrescimento sono aggregazioni di materia che ruotano intorno ai buchi neri; — ci dice Giannandrea — Famosa è la prima fotografia di un buco nero ottenuta qualche mese fa dal’Event Horizon Telescope (EHT), un consorzio internazionale il cui scopo è stato proprio riuscire in questa epica impresa per la prima volta. Quella ‘ciambella’ arancione che vediamo nella fotografia è appunto il disco di accrescimento del buco nero.”

“La ricerca scientifica però non si basa solamente su osservazioni, ma anche su modelli teorici e simulazioni al computer per cercare di studiare quale sia la dinamica di questa materia, scoprendo che questa si comporta in maniera caotica e turbolenta. La mia ricerca si basa proprio sul capire meglio la dinamica di questo moto turbolento, cercando di migliorare i modelli che usiamo per ricostruire essenziali informazioni sul buco nero e sulle dinamiche astrofisiche di questi oggetti”

I dati generati spesso vengono visualizzati quantitativamente ottenendo grafici in cui, per esempio, ci si riduce ad analizzare la pendenza di una linea.

Da qui l’intuizione di Giannandrea, di rendere questi dati accessibili, accattivanti e artistici per una maggiore fruizione al grande pubblico.

Per farlo, il fisico ha lavorato generando prima visualizzazioni, alle quali successivamente sono seguite sonificazioni e realtà virtuale.

I video e le sonificazioni di Giannandrea da poche settimane sono diventate un’esperienza 3D che chiunque può fare direttamente a casa.

Grazie a un visore e al proprio computer, infatti, è possibile vivere l’esperienza di una totale immersione a 360 gradi nello spazio e nei suoni generati dal plasma.

“La realtà virtuale offre un incredibile e facilmente accessibile approccio alla visualizzazione di dati scientifici, rendendo concetti astratti o difficili da visualizzare in esperienze più semplici e dirette per chi si approccia a tali argomenti per la prima volta.”

“Non solo: grazie alla possibilità di usare i controller del visore, siamo in grado di controllare l’evoluzione di queste visualizzazioni. Questa interattività è la stessa che io e altri miei colleghi ricercatori usiamo tutti i giorni per studiare i dati che per tutti sono visibili nelle esperienze in realtà virtuale.”

“Con Turbulence | Voice of Space ho cercato di condividere con il grande pubblico l’esperienza e il punto di vista da esploratore e curioso del ricercatore”

Un vero e proprio ponte tra arte e scienza per spiegare concetti spesso inaccessibili grazie all’esperienza emotiva e sensoriale.

Se siete curiosi di provare l’esperienza di Turbulence | Voice Of Space potete collegarvi al sito https://www.giannandreainchingolo.com/virtual-reality