Toti mascherine coronavirusGenova – Le mascherine gratuite distribuite nelle Farmacie dalla Regione Liguria sono andate esaurite in poche ore e ben prima che tutti gli aventi diritto le potessero ritirare e la nuova distribuzione da 500mila dispositivi – per tutta la Liguria – arriverà non prima di lunedì 11.
Cresce il malcontento tra i residenti della Liguria per la difficoltà di approvvigionamento dei dispositivi di sicurezza contro il coronavirus che ormai sono diventati obbligatori, oltre che auspicabili, per circolare per strada ed entrare nei negozi.
Dopo la prima distribuzione nelle cassette delle lettere delle mascherine gratuite acquistate dalla Regione Liguria con fondi pubblici e che già aveva suscitato diverse proteste per errori nelle consegne e nei quantitativi per singola famiglia, anche la distribuzione nelle Farmacie sta suscitando qualche perplessità visto che la maggior parte dei punti di distribuzione ha esaurito le scorte dopo poche ore e dopo la prossima distribuzione di lunedì, non ci saranno nuovi rifornimenti.
La proteste muove sui social dove i Cittadini denunciano i disagi incontrati: dal blocco degli apparati per il riconoscimento delle tessere sanitarie registrato mercoledì mattina all’esaurimento delle scorte delle farmacie poche ore dopo l’inizio della distribuzione, specie nelle zone più “popolose”.
L’unica modalità di ricerca, inoltre, è stata quella di mettersi in coda pazientemente davanti alle farmacie di quartiere sperando di non arrivare al banco con le mascherine già esaurite e dovendo ricominciare la trafila davanti ad un’altra Farmacia.

A destare allarme è anche la difficoltà crescente con cui si trovano anche le mascherine “a pagamento”, quelle che, secondo il Governo centrale, dovrebbero essere messe in vendita obbligatoriamente al prezzo imposto di 0,61 euro cadauna.
Nelle Farmacie sono introvabili e le associazioni di categoria sostengono che sia impossibile trovarle sul mercato a quel prezzo, allo stato attuale.
Alla decisione del Governo di imporre un prezzo calmierato per fare in modo che l’uso delle mascherine non fosse causa di spese consistenti per le fasce meno abbienti, le mascherine sono letteralmente “sparite” e anche chi prima ne vendeva in grandi quantità a prezzi ben oltre superiori a tre volte il prezzo imposto ora, dichiara di non averne più a magazzino.

Il timore è che si possa arrivare ad una situazione in cui, a fronte di una domanda crescente di mascherine, non corrisponda una offerta sul mercato nei quantitativi necessari e che si scateni un “mercato nero” o, peggio ancora, che costringa le persone a non usarle.
Mentre si attende che la magistratura apra indagini sulla catena di approvvigionamento per verificare come sia possibile il fenomeno delle mascherine che “appaiono” e “scompaiono” dal mercato, ci si augura che la Protezione Civile trovi rapidamente l’importatore in grado di far arrivare i quantitativi necessari nelle Farmacie e nei punti vendita mantenendo alti e stringenti i controlli per evitare che materiale non idoneo arrivi sul mercato come scoperto da recenti inchieste giornalistiche e della magistratura.