Genova – “Dopo la tragedia del Coronavirus, tutte le città stanno predisponendo piste ciclabili e aumentando gli spazi pedonali. Anche Genova sta facendo la sua parte ma purtroppo in maniera tragicomica”.
A parlare è Alice Salvatore, presidente de ilBuonsenso, che interviene a proposito della pasta ciclabile realizzata in corso Italia nei giorni scorsi.
“La giunta Bucci in realtà non ha la minima competenza né idea politica – prosegue ancora Salvatore – di come gestisce la mobilità verde, la viabilità pedonale e ciclabile, o con i mezzi ecologici. Lo si vede da come hanno ‘pensato’ alla pista ciclabile di corso Italia a Genova, che non incoraggia le bici e i mezzi elettrici come i monopattini ad usare la corsia perché li mette addirittura in grave pericolo”.
La presidente del Movimento ilBuonsenso ha poi continuato: “La corsia non è delimitata da cordoli che evitino che le auto transitino su questa corsia che dovrebbe essere preferenziale, anche perché sono stati lasciati i parcheggi lato mare, cosa che costringe gli autoveicoli ad attraversare immancabilmente la corsia ciclabile sia in entrata nel parcheggio che in uscita. E la linea bianca dedicata all’apertura delle portiere di chi posteggia viene usata dai runner.
Insomma, è chiaro che una pista ciclabile non può essere fatta di risulta, non basta tracciare due linee gialle per terra, senza una concezione né una vera volontà di incentivare l’utilizzo alternativo.
Non c’è in questa realizzazione, la vera volontà di dare spazio a nuovi veicoli, è solo una striscia per terra senza alcun senso.
Per la pista ciclabile di Corso Italia, invece, con un po’ di sensibilità verde, si potrebbe chiudere tutta la corsia a mare destinandola alle bici, mentre le auto circolerebbero in doppio senso nella carreggiata a monte. Questo può essere permanente oppure fatto
la domenica o in determinati periodi, così da garantire la
circolazione delle bici in sicurezza.”
Ancora: “La differenza è fare una cosa perché ci si crede o solo per far
vedere che si è fatto qualcosa.
Se le nuove situazioni che stiamo vivendo ci portano a capire che non
possiamo più giocare sulla nostra salute e dobbiamo portare più gente
possibile a utilizzare mezzi alternativi all’automobile, alla mobilità
dolce, questo deve portare a fare scelte nette, precise e serie. A
veri impegni. Quella fatta in Corso Italia è uno scherzo, pericoloso. E ora stanno
preparando quella che da Caricamento deve arrivare a San Pier D’Arena.
Ipotizzare a cosa abbiano inventato per quel tragitto mette i brividi”.
Alice Salvatore conclude: “Facciamo nuove piste ciclabili in sicurezza, potenziamo i servizi pubblici, facciamo nuove zone pedonali, ma sul serio. Prendiamo sul serio quello che è accaduto con la pandemia, ricordiamo tutte le persone che ci hanno lasciato per
questo. E portiamo avanti una nuova idea, reale e realizzabile per viabilità
nuove e sostenibili.”
Il debutto della nuova ciclabile in corso Italia ha segnato luci e ombre al suo debutto.
Se da un lato in tanti hanno manifestato entusiasmo per la realizzazione dello spazio dedicato alla mobilità sostenibile, aperta anche a monopattini e monoruota, in molti si sono interrogati circa la sicurezza della pista, che presenta una serie di rischi vista la promiscuità con la circolazione stradale.
Intanto proseguono i lavori per il secondo percorso che dal centro cittadino arriverà a Sampierdarena.