Marassi spazzatura giardini Galileo FerrarisGenova – Il quartiere di Marassi in festa, in via Tortosa, ma poco lontano bambini costretti a giocare tra la spazzatura e panchine “assediate” dalla rumenta.
Luci ed ombre del quartiere della Valbisagno che oggi festeggiava il Natale con la festa organizzata dal Civ nel Cuore di Marassi ma non lontano la scena che si presentava ai frequentatori del parco giochi per i bambini del quartiere era l’ormai consueto “post mercato” con la spazzatura che svolazza tra le panchine e le foglie secche che si accatastano tra i giochi e ostruiscono i tombini.
Un contrasto che ha sollevato molte perplessità tra la folla intervenuta per la riuscitissima festa.
Ai commenti positivi per l’iniziativa, supportata anche dal Comune con l’esibizione del carillon vivente, si contrapponevano quelli indignati per lo stato in cui versavano i giardini come sempre più spesso avviene dopo i mercati settimanali.
Poca pulizia e mancanza di attenzione alle condizioni dell’area verde, facevano da contrasto stridente con la bella giornata di festa e allegria.
Il dito è puntato contro chi dovrebbe garantire la pulizia della piazza dopo ogni mercato settimanale.
Secondo le lamentele dei residenti ci si limiterebbe a raccogliere quello che è a terra, per strada, nell’area delle bancarelle, mentre ciò che trasporta il vento sembra preoccupare meno gli incaricati alle pulizia.
Più è forte il vento e più la spazzatura svolazza verso i vicini giardini di piazza Galileo Ferraris e sembra che le auto parcheggiate facciano da “muraglia insormontabile” per chi dovrebbe forse preoccuparsi dell’insieme piuttosto che attenersi al semplice compito attribuito.
Accade così che i bambini non solo debbano giocare su un tappeto di foglie marce e spesso puzzolenti ma sono costretti a fare lo slalom tra le cartacce, i fogli di plastica e i sacchetti che il vento trascina dalla strada sino alle aree giochi.

“Basterebbe dare un’occhiata oltre le auto in sosta – dicono i genitori più arrabbiati – e cercare di dare una spazzata anche dove si raccolgono mucchi di spazzatura. Succede sempre più spesso e le lamentele non sembrano avere effetto”.