Acciaierie Cornigliano, ex Ilva, manifestazione corteo, Acciaierie d'ItaliaGenova – Sciopero con corteo, questa mattina, per i lavoratori delle Acciarierie d’Italia, ex Ilva, di Cornigliano.
Il corteo muove verso il centro cittadino per protestare contro la decisione dell’azienda di inviare una contestazione ad un operaio che operava alla gru dalla quale si è sganciato un rotolo di lamiera da oltre 10 tonnellate.
Il corteo si trova a Cornigliano e muove verso il centro percorrendo l’itinerario di via Cornigliano, ponte di Cornigliano, via Pieragostini, largo Jursè, via Degola, via Reti, piazza Montano, via Cantore e poi in via Gramsci, via delle Fontane, le gallerie di Portello e Zecca e piazza Corvetto, sotto la Prefettura

Subito investimenti sulla sicurezza e per il futuro del sito produttivo di Cornigliano è quanto chiedono le Segreterie della Camera del lavoro di Genova e di Cgil Liguria
“Da tempo la rsu di Acciaierie d’Italia denuncia pubblicamente e presso gli organi competenti carenze sulla sicurezza sul lavoro nel sito di Genova Cornigliano e la situazione sta diventando insostenibile”. Il disimpegno nello stabilimento di Cornigliano sta producendo una serie di incidenti sul lavoro sempre più preoccupanti e che mettono a rischio la salute e l’incolumità dei dipendenti e di quanti operano all’interno dell’acciaieria.
Le Segreterie della Cgil di Genova e Liguria condividono e sostengono la protesta degli operai che oggi sono scesi in sciopero “Chiediamo il ritiro del provvedimento disciplinare ai danni del dipendente sul quale l’Azienda cerca di scaricare le proprie responsabilità in materia di sicurezza sul lavoro – e aggiungono – Acciaierie d’Italia deve garantire la sicurezza di chi lavora e deve investire su Cornigliano. Il nostro Paese non può permettersi di rimanere indietro in una produzione che gli altri paesi considerano strategica. È giunto il momento in cui dalle parole si passi ai fatti e che per davvero Cornigliano sia messa in grado di produrre in sicurezza per il benessere di chi ci lavora, della città e del Paese”.