Genova – Niente cani nelle spiagge libere della Liguria, neppure se non ci sono nei paraggi spiagge attrezzate per l’ingresso degli animali. Il Tribunale Amministrativo Regionale (Tar) della Liguria ha respinto il ricorso presentato da una associazione ambientalista per chiedere che le spiagge libere possano essere frequentate anche dai cani, almeno laddove i comuni non abbiano previsto la realizzazione di spiagge aperte ai 4 zampe.
Secondo il Tar, infatti, “l’obbligo dei Comuni di individuare durante la stagione balneare aree debitamente attrezzate ove poter accedere con i cani non comprende anche la ulteriore facoltà di condurre i cani su tutto l’arenile”.
I giudici hanno valutato anche che “l’imposizione dell’obbligo di raccogliere le deiezioni canine, non risulta sufficiente a garantire il rispetto delle necessarie condizioni igieniche, posto che durante la stagione balneare in spiaggia si è soliti stare a piedi nudi”.
A scatenare la “protesta” i divieti che scattano su tutto il territorio regionale (e non solo) e che prevedono che per tutta la stagione balneare sia rigorosamente vietato portare cani sulla spiaggia, con sanzioni anche di diverse centinaia di euro per chi contravviene.
Un divieto che resta in vigore anche nei comuni dove non sono presenti spiagge per animali perché viene considerato prioritario il diritto delle persone a godere di spiagge pulite e senza il pericolo di calpestare “ricordini” lasciati dagli animali.
Diritto che si estende anche laddove i padroni, dimostrando educazione e civiltà, rimuovano le deiezioni, in quanto il terreno resta comunque sporco.
Chi conduce il proprio cane sulla spiaggia non aperta ufficialmente agli animali, quindi, rischia una pesante sanzione e chiunque veda la violazione, può chiamare le forze dell’ordine e pretendere l’intervento di allontanamento e di sanzione.