cavalli selvatici AvetoBorzonasca (Genova) – Una riunione in Regione Liguria per chiarire il futuro dei 7 cavalli selvaggi dell’Aveto catturati e rinchiusi in un recinto nell’area del comune di Borzonasca. A convocarla il presidente della Regione, Giovanni Toti che è intervenuto ripetutamente per rassicurare gli Ambientalisti sul futuro “non cruento” dei cavalli.
Alla riunione sono incitati tutti i soggetti interessanti dalla vicenda che vede contrapposto il Comune di Borzonasca alle molte associazioni ambientaliste che criticano pesantemente l’intervento di cattura e confinamento di animali per loro natura selvaggi e abituati a correre liberi in spazi privi di confini.
Nel mirino degli ambientalisti anche la scelta di catturare un animale in avanzato stato di gravidanza e di due puledri, animali che certamente soffrono in modo più forte di stress e disagi che, inevitabilmente, sono causati ad animali abituati a vivere liberi.
All’incontro saranno presenti anche il vicepresidente Alessandro Piana e il direttore generale della Asl4 Paolo Petralia.
Sul tavolo il quadro della situazione e tutte le rassicurazioni del caso prima di procedere con qualsiasi azione o spostamento che riguardi i cavalli.
Gli Ambientalisti salutano con favore l’apertura della Regione Liguria e la scelta di fare chiarezza sul futuro degli animali e, tuttavia, segnalano che non tutte le associazioni che sono coinvolte nella vicenda, molte hanno già minacciato denunce e ricorsi, sono state invitate alla riunione e non ne comprendono il motivo.
Intanto cresce la mobilitazione dei volontari e dei rappresentanti delle associazioni che intendono verificare di persona lo stato di “detenzione” dei cavalli selvaggi catturati e il rispetto delle loro esigenze.
Gli Ambientalisti contestano la decisione del Comune di Borzonasca di imprigionare i cavalli e, ancor più, l’ipotesi avanzata nelle ultime ore di un “trasferimento” dei cavalli in un’altra zona della Liguria, in aree di proprietà privata messe a disposizione di allevatori.
Il futuro dei cavalli selvaggi non sarebbe chiaro, specie sul lungo periodo e per questo chiedono garanzie e la possibilità di far parte degli organismi di controllo dello stato di salute e benessere degli animali.