Genova – Nasce nel capoluogo ligure la figura del “celebrante laico” per i funerali non confessionali e non religiosi. A formare i primi celebranti è stata Asef, partecipata del Comune di Genova per i servizi funebri con i corsi specializzati presso Federcelebranti (Roma) e Scuola di alta formazione funeraria (Bologna)
Dopo il celebrante di matrimoni, per la cui formazione e messa in attività la Civica amministrazione genovese fu pioniera, anche l’ultimo saluto non religioso è ora affidato ad una figura professionale. Cresce, infatti, costantemente la richiesta di funerali che non abbiano una connotazione strettamente confessionale. Ogni anno, a Genova, l’utilizzo del Tempio Laico del cimitero di Staglieno è richiesto da circa 130 famiglie (125 nel 2021, 134 nel 2022), ma il dato di riferimento più significativo riguarda il trasporto funebre “diretto”, ovvero un “ultimo viaggio” che non passa per alcuna struttura religiosa, che parte invece dalla camera ardente per approdare direttamente (appunto) al cimitero o al crematorio: si tratta di 1600 trasporti all’anno. In totale dunque, poco meno di 1750 trasporti all’anno, fino ad oggi, non potevano contare su un officiante che commemorasse il defunto. È il diciassette per cento del totale dei trasporti funebri annuali genovesi, che ammontano a circa 10mila.
“Dinnanzi a queste cifre abbiamo ritenuto di dover intervenire, fornendo un servizio professionale e adeguato alle necessità di chi non desideri una cerimonia religiosa, di qualsiasi confessione – commentano Maurizio Barabino e Franco Rossetti, rispettivamente amministratore unico e dirigente amministrativo di A.Se.F. – La società è cambiata. Anche il servizio funebre, un momento della vita sociale di grande rilevanza, ha registrato nel tempo consistenti variazioni. I famigliari dei defunti sempre più spesso manifestano la necessità di un commiato laico al proprio congiunto, in linea con le idee che questi aveva avuto in vita. Oggi crediamo di avere fornito una doverosa risposta, professionale e di qualità, a tutte queste persone”.
Tre dipendenti dell’azienda, Simona Gastaldi, 44 anni, Davide Minervini, 27 anni e Ombretta De Martini, 58 anni, già esperti nell’organizzazione di servizi funebri, hanno conseguito il diploma professionale presso Federcelebranti, a Roma, e la Scuola di alta formazione funeraria, a Bologna. La loro “mission” è commemorare il defunto. La celebrazione laica può avvenire all’interno del Tempio laico del cimitero monumentale di Staglieno o, in alternativa, in forma più breve, all’interno di abitazioni, camere ardenti, circoli privati, istituti. La cerimonia si svolge sempre in presenza del feretro o, a cremazione avvenuta, in presenza dell’urna cineraria nella fase della dispersione delle ceneri. Le indicazioni sulla persona da commemorare sono fornite da famigliari e amici. “Grazie alla loro specifica formazione – chiariscono Barabino e Rossetti – daranno sostegno ai convenuti nell’ambito di una cerimonialità predefinita nello schema essenziale, ma che risulterà malleabile a fronte delle richieste che di volta in volta saranno avanzate”. Può variare la location e, qualora la commemorazione si svolga all’interno del Tempio laico, potrà esserci un accompagnamento musicale, audio e video. Inoltre, se gradita, è prevista un’interazione da parte dei convenuti. “La richiesta di celebrazione laica può essere avanzata dai famigliari durante l’organizzazione del servizio funebre – precisano i dirigenti A.Se.F. – I famigliari saranno messi in contatto con uno dei nostri celebranti. Il confronto successivo sarà determinante per organizzare al meglio l’ultimo saluto”.
A.Se.F. conta dodici agenzie sul territorio cittadino. Sarà sufficiente contattare gli addetti di una di queste, oppure direttamente la sede aziendale al numero verde (800550755), per poter avere a disposizione la struttura organizzativa. “La realizzazione di questo progetto fa parte di un percorso di innovazione e qualità avviato da tempo – concludono Maurizio Barabino e Franco Rossetti – L’azienda si è già arricchita di un settore Pet che sta entrando nel cuore dei genovesi. Ora entrano in attività i celebranti laici mentre altri progetti sono prossimi al varo. Ricordiamo che nel futuro della città vi è la casa funeraria, un centro multiservizi di grande valore collettivo, la cui realizzazione porterà significative innovazioni in tutto il settore”.