Genova – Il nuovo Ponte del Papa è stato varato questo pomeriggio, nel quartiere di Cornigliano. Un’opera moderna, lunga quasi 100 metri e con un peso di 2000 tonnellate, che rivoluzionerà la viabilità separando il traffico commerciale da quello cittadino e riducendo l’impatto dei mezzi pesanti sulle strade urbane.
“Stiamo disegnando la città di domani – ha dichiarato il sindaco Marco Bucci – giornate come queste dimostrano che Genova sta guardando al futuro”.
Non tutti sanno che il Ponte del Papa si chiama così perché quello originario venne chiamato così venne usato nel settembre del 1985 per accompagnare papa Giovanni Paolo II, appena sceso dall’aereo, nell’interno dell’Italsider dove il pontefice incontrò quasi 3mila operai in un momento difficile per le acciaierie di Genova.
Per caratteristiche tecniche e imponenza è il primo ponte in Europa e tra i primi 6 nel mondo: ha una struttura ad arco su due piani con un’unica campata di quasi 100 metri per un peso di 2.000 tonnellate. Complessivamente è lungo più di 200 metri, alto 35 e pesa 3.800 tonnellate.
Il nuovo Ponte, il primo a scavalco del Torrente Polcevera partendo dal mare, è stato costruito a circa 150 metri di distanza dalla sua posizione finale, all’interno di un’area compressa tra la strada Guido Rossa e la via della Superba e rappresenta la porta di accesso di Ponente al Porto storico di Genova.
Il posizionamento della campata principale nella sua sede definitiva è avvenuto grazie all’impiego di un sistema di trasporto teleguidato SPMT, trasportando il manufatto dal luogo di costruzione al Polcevera, facendolo sbalzare di circa 40 metri, per poi completare la marcia finale dell’impalcato dentro l’alveo del Torrente fino alla posizione definitiva.
Al termine della traslazione, il ponte, calato sugli appoggi con una operazione di abbassamento di 3 metri, è stato posizionato nella sua destinazione finale.
Dal momento della costruzione delle fondazioni, fino al varo sono state impiegate quasi 110 mila ore di lavoro, 38 mila delle quali solo negli ultimi 2 mesi, coinvolgendo in media 60 maestranze (tra operai e tecnici a tutti i livelli), fino a picchi di quasi 110 unità.
Con questa operazione l’avanzamento complessivo dell’opera arriva al 60%, mentre restano da completare le due campate di Levante e Ponente e le finiture, entro fine agosto di quest’anno.
Il nuovo ponte del Papa migliora l’accessibilità viaria nel porto
Il cosiddetto Ponte del Papa, con i suoi due piani rappresenta l’anello di smistamento e di indirizzamento dei traffici su gomma per l’intero varco di Ponente del Porto; il piano inferiore servirà prevalentemente i traffici nazionali in entrata e in uscita, mentre il piano superiore è dedicato ai traffici internazionali che da Ponente devono raggiungere l’area della Lanterna e da lì fino a Calata Bettolo. In definitiva, quindi, canalizzerà tutti i flussi che arriveranno da Ovest (Italia ed Europa) attraverso l’autostrada A10 e da Centro Nord (Italia ed Europa) attraverso l’autostrada A26, svincolando il traffico pesante dal traffico urbano.
Il nuovo ponte rappresenta un passaggio importante ma non il solo nell’ambito del Programma di opere (Decreto Genova” Legge 130/19) che ha l’obiettivo di rilanciare l’accessibilità stradale, ferroviaria e marittima del Porto di Genova e armonizzare il connubio fra porto e città.
La realizzazione dell’insieme di questi interventi infrastrutturali – per un investimento totale di quasi 3 miliardi di euro – una volta completato con la costruzione della Nuova Diga foranea di Genova a fine novembre 2026, e del Nodo di Genova Campasso-Terzo Valico, avrà un forte impatto sulla riconfigurazione dell’accessibilità portuale rendendo sostenibile il progressivo aumento dei traffici previsto nei prossimi anni e favorendo la transizione ecologica delle attività marittime.
Il Presidente Paolo Emilio Signorini: “Il varo del nuovo Ponte del Papa non è un obiettivo che si realizza dall’oggi a domani, ma è il risultato di cinque anni di lavoro. Questa nuova struttura, raccordando i flussi provenienti da San Benigno attraverso la sopraelevata portuale di levante con quelli di ponente provenienti dal casello Genova Aeroporto, libera il traffico cittadino dai mezzi pesanti e rende più fluido l’accesso ai terminal. Il miglioramento dell’accessibilità stradale è stato alla base della valutazione ambientale e dell’analisi costi e benefici che l’Europa ha fatto per inserire la Nuova Diga di Genova tra le opere finanziate dal PNRR.”
Il Sindaco di Genova Marco Bucci: “È una giornata importante per Genova, il varo del nuovo Ponte del Papa rappresenta un passo fondamentale per la viabilità della nostra città. É un’opera strategica perché proietterà il porto nel prossimo ventennio insieme agli altri interventi che vedranno la luce nei prossimi anni. Il ponte migliorerà anche la vivibilità della zona, separando il traffico commerciale da quello cittadino e riducendo l’impatto dei mezzi pesanti sulle strade urbane. Stiamo disegnando la città di domani, giornate come queste dimostrano che Genova sta guardando al futuro”.
Il Presidente della Regione Liguria Giovanni Toti: “Questo ponte è un’opera veramente impressionante per mole e per lunghezza – ha dichiarato il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti – e penso che sarà un’opera impressionante anche per l’utilità, la competitività la duttilità che regalerà al nostro porto. Questo ponte corre parallelo al ponte San Giorgio, un po’ più a monte, e credo che questo rappresenti in qualche modo l’alfa e l’omega, il luogo in cui la nuova Genova e il nuovo porto trovano realizzazione, con tutti i lavori che vediamo qui intorno, sono stati pensati e realizzati o sono in corso. Quindi complimenti alle maestranze per il lavoro che avete fatto e per quello che farete in sicurezza ma soprattutto complimenti per rappresentare, insieme alle pubbliche amministrazioni di questo territorio e all’autorità portuale, quell’Italia che ha voglia davvero di cambiare e crescere”.
Il Viceministro delle Infrastrutture e Trasporti Edoardo Rixi: “Per caratteristiche tecniche e imponenza è il primo ponte in Europa e tra i primi sei nel mondo del suo genere. Per tutta l’Italia il futuro è fatto di questo. Un cambio di paradigma di un Paese che accetta nuove sfide. Questo ponte é una delle dimostrazioni di un paese che torna a pensare a grandi cose”.